La Narodowy Bank Polski è la Banca Centrale della Polonia e fa parte del Sistema Europeo delle Banche Centrali, insieme alla BCE e alle Banche Nazionali dell'Unione Europea. Tra i principali compiti vi è quello di controllare l'emissione dello Zloty, la valuta polacca. L'istituto ha sede a Varsavia, ma ha aperte filiali nelle 16 principali città del Paese. L'ente è di proprietà totale dello Stato, ma esercita la sua attività in maniera del tutto indipendente. In questo momento è governato da Adam Glapiński.
Narodowy Bank Polski: funzioni e obiettivi
Le funzioni e gli obiettivi della Banca Centrale polacca sono regolate dall'articolo 227 della Costituzione della Polonia del 1997 e dalla Narodowy Bank Polski Act dello stesso anno. In base a tali normative, la Banca di Polonia svolge le seguenti mansioni:
- attua le linee guida della politica monetaria con l'obiettivo di mantenere la stabilità dei prezzi. A tal proposito, dal 2004 il target d'inflazione è stato stabilito al 2,5%, con una banda di oscillazione di +/- 1%. Per raggiungere lo scopo la Banca prende decisioni sui tassi d'interesse, effettua operazioni di mercato aperto, stabilisce i depositi di credito e gli obblighi di riserva;
- esercita supervisione e vigilanza delle banche polacche in modo da garantire la stabilità del sistema finanziario;
- emette e controlla la valuta nazionale assicurando nel contempo la stabilità nel sistema dei pagamenti;
- effettua analisi, ricerche e pubblica statistiche sull'economia polacca e sugli strumenti adoperati nello svolgimento dei compiti di politica monetaria;
- coopera con l'Unione Europea esprimendo pareri sui documenti della Commissione e sulla politica economica.
Narodowy Bank Polski: struttura organizzativa
La Banca Centrale polacca è composta da vari organi che insieme cooperano per lo scopo comune dell'istituto ai sensi dell'art.227, comma 2 della Costituzione della Repubblica di Polonia, nonché dell'art.6 della Legge sulla Narodowy Bank Polski. I principali possono essere così riassunti:
Consiglio per la politica monetaria
Il Consiglio per la politica monetaria è formato dal Presidente e da 9 membri nominati dal Presidente della Repubblica, dal Sejm, ovvero la Camera bassa del Parlamento, e dal Senato, ossia la Camera alta dello stesso. Tutti i componenti rimangono in carica per 6 anni e non possono essere rieletti per più di una volta.
L'organo esercita le funzioni fondamentali della politica monetaria della Banca, presentando una relazione al Sejm sull'andamento degli indirizzi entro 5 mesi dalla fine dell'esercizio fiscale. Inoltre, è tenuta a fornire alla stessa sezione del Parlamento, nonché al Consiglio dei Ministri, il progetto di bilancio. Infine, valuta anche l'attività del Consiglio di Amministrazione nell'esecuzione delle linee guida della politica monetaria.
Consiglio d'Amministrazione
Il Consiglio d'Amministrazione è costituito dal Presidente della Banca Centrale, da 2 Vice Presidenti e da un numero che varia da 4 a 6 di altri membri. Il compito fondamentale del CdA è quello di attuare le risoluzioni del Consiglio di politica monetaria, in maniera particolare con riferimento a:
- autorizzazione delle banche in tema di politica di cambio;
- supervisione di operazioni di mercato aperto;
- funzionamento del sistema bancario;
- redazione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico della Banca di Polonia;
- determinazione della struttura organizzativa e della divisione di responsabilità all'interno dell'istituto.
Narodowy Bank Polski: origini, storia e sviluppo
La Banca Nazionale polacca esiste con il suo nome ufficiale dal 1945, ma operava già dal 1928 con funzioni di istituto centrale. Quell'anno infatti, il principe Franciszek Ksawery Drucki-Lubecki fondò la Banca per avere un ente del Regno di Polonia in grado di emettere moneta e di controllare i tassi di cambio. Con la sua nascita, la Banca di Polonia effettuava anche operazioni in moneta straniera e acquistava crediti emessi da società e banche estere.
La creazione della Narodowy Bank Polski nel 1945 fu fatta per dare una veste di Banca di Stato che non veniva coinvolta nel finanziamento diretto alle imprese. In realtà, già nel 1946 alla Banca fu attribuito il ruolo di controllo del sistema finanziario e, a tal fine, di elargire prestiti al tessuto produttivo del Paese, soprattutto riguardo l'industria mineraria, metallurgica e tessile.
Nel 1952 la Narodowy Bank Polski assorbì la Banca di Polonia, che sparì definitivamente dalla scena. A quel punto si creò un sistema in Polonia, dove vi erano 2 banche autorizzate a operare nell'economia pianificata del Paese: una era la stessa Banca Centrale che aveva il monopolio della valuta, del credito e del risparmio; l'altra era la PKP Bank Polski, che si occupava essenzialmente del settore privato.
Quando nel 1989 crollò il regime comunista, la Banca centrale limitò le sue funzioni al controllo valutario e alla vigilanza delle banche polacche, perché ormai il Paese si era definitivamente aperto all'economia di mercato. A partire dal 1997, avvennero importanti cambiamenti a livello costituzionale in Polonia. L'istituto fu collegato al Consiglio di politica monetaria, con la supervisione delle banche affidata alla Commissioni di Vigilanza bancaria e l'attuazione della stessa all'Ispettorato Generale della Vigilanza Bancaria.
Nel 2014 la Banca Centrale fu coinvolta in uno scandalo che fece tremare il Governo polacco. Il settimanale Wprost pubblicò alcune registrazioni che documentavano l'appoggio dell'allora Governatore della Banca, Marek Belka, alla politica economica del Governo in cambio della testa di Jacek Rostowski, Ministro delle Finanze in carica. Le polemiche furono feroci in quanto misero seriamente in dubbio il ruolo di organismo indipendente dell'istituto.