Sembra quasi un romanzo giallo. Jack Ma, il fondatore del gigante e-commerce Alibaba, ha fatto perdere le tracce da più di due mesi. Il suo account Twitter tace dal 10 ottobre e il talent show "Africa's Business Heroes”, andato in onda nelle scorse settimane, non ha visto la presenza del miliardario cinese, sostituito per l'occasione da un dirigente di Alibaba.
Il mistero quindi si fa sempre più fitto e sono svariate le ipotesi, anche le più fantasiose, sulla sua sparizione. C'è chi parla di arresti domiciliari, chi fa illazioni su divieti impostogli di lasciare il Paese. Fatto sta che il pubblico degli investitori e non solo brama per avere notizie rassicuranti in ottica dei propri investimenti.
Jack Ma: i contrasti con le Autorità cinesi
Tutto è partito dalla quotazione in Borsa di inizio novembre di Ant Group, fintech di Alibaba, fatta saltare dalle Autorità di Pechino perché non rispettava determinati criteri regolamentari. In verità, Jack Ma si era messo di traverso alla politica del Governo cinese, definendo la Cina un Paese che non ha un sistema, quindi che non può mai andare incontro a un rischio finanziario sistemico. Non si è risparmiato nemmeno nei confronti delle banche cinesi accusate di operare come un banco dei pegni, che si basa su regole vecchie che strozzano l'innovazione.
Come se non bastasse sono arrivate le indagini dell'Antitrust cinese per presunte pratiche monopolistiche esercitate dal colosso guidato proprio da Jack Ma. Alcuni sostengono che il partito comunista cinese sia intervenuto per regolamentare un settore, quello finanziario, che rischia di diventare troppo grande e questo si pone in palese contrasto con le mire espansionistiche di un innovatore come Ma. Altri invece legano le tensioni con Ma alla volontà di Pechino di creare uno Yuan digitale, una criptovaluta direttamente controllata dal Governo centrale cinese.
Che il rischio di una suddivisione di Alibaba abbia comportato una decisione volontaria di uscire dalle scene? Che il leader mondiale dell'e-commerce sia diventato il principale nemico della Cina? Tutte domande a cui solo il tempo darà risposte, presumibilmente.
Jack Ma: chi è il fondatore di Alibaba?
Ma chi è veramente Jack Ma? Nato a Hangzhou nel 1964 durante la rivoluzione culturale cinese, si è laureato in inglese nel 1988 e ha cominciato a insegnare proprio la lingua anglosassone all'università, guadagnando 120 yuan al mese.
Il primo impatto con il mondo di Internet lo ha avuto nel 1995 quando andò a Seattle come interprete di una delegazione commerciale. Lì ebbe modo di fare la sua prima connessione e s'innamorò del Web a tal punto che chiese subito un prestito per aprire e gestire un sito sulla Cina.
Successivamente ha lavorato per alcune compagnie statali cinesi prima del salto di qualità nel 1998 quando, raccogliendo 60.000 dollari, ha fondato Alibaba. Questa ovviamente è stata la sua fortuna, dal momento che è diventato l'uomo più ricco della Cina e il 17esimo più ricco del mondo con un patrimonio che si aggira intorno ai 60 miliardi di dollari.
Molto presente nelle attività filantropiche, essenzialmente nel settore dell'istruzione, da dove è cominciata la sua carriera. Nel 2018 si è iscritto al Partito Comunista Cinese, che oggi sta contrastando e secondo alcuni è all'origine della sua sparizione.