- Fitch declassa il rating italiano a BBB- con outlook negativo
- Per l’agenzia di rating il debito nel 2020 sarà a 156% del Pil contro il 134,6% del 2019
- Gualtieri “I fondamentali sono solidi. Fitch non tiene conto delle misure prese da Bce e Ue”
La crisi da Covid 19 alla base della decisione a sorpresa di Fitch di declassare il rating italiano a BBB- con outlook stabile. Un taglio rispetto al precedente BBB con outlook negativo.
Perché il downgrade
La causa del downgrade? I provvedimenti presi dal governo e la recessione in cui il coronavirus ha gettato il mondo interno. Insomma, conseguenze troppo forti sul debito italiano che, per l’agenzia di rating, dovrebbe arrivare quest’anno al 156% del Pil contro il 134,6% del 2019. Non solo, ma quest’ultimo dovrebbe contrarsi dell’8% entro la fine dell’anno, il tutto sullo sfondo di un deficit che si aggirerebbe al 10% contro il precedente 1,6%, livello minimo dal 2008. Sempre secondo Fitch, nonostante una permanente debolezza dell’economia tricolore, ci si potrebbe aspettare una ripresa già dal 2021. Da qui il suo outlook stabile (invece del precedente negativo).
Stoccata di Fitch alla politica
Adesso, quindi, l’Italia si trova appena sopra un gradino dal giudizio “junk”. Una decisione che arriva prima di quanto previsto. Infatti la revisione era in programma per il 10 luglio. Inoltre questo downgrade arriva solo qualche giorno dopo un’altra decisione diametralmente opposta. S&P, infatti, aveva preferito essere prudente e confermare invece il suo BBB con outlook negativo. Da parte di Fitch anche una stoccata alla politica. Infatti nel suo comunicato si evidenzia che dopo una prima dimostrazione di coesione, soprattutto all’inizio della pandemia, adesso, con l’allentamento delle misure di lockdown, sono tornate le tensioni all’interno del Governo.
La risposta del governo
Immediato il commento del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri che sottolinea i fondamentali solidi dell’economia italiana. Infatti l’attuale situazione è dovuta ad elementi “esogeni e temporanei”. Inoltre Gualtieri ricorda come Fitch non sembra tener conto sia delle decisioni prese in ambito europeo che governativo. E ancora: sempre il Tesoro evidenzia che l’attuale giudizio non considera nemmeno i piani di aiuto varati dalla Banca Centrale Europea e “gli interventi che si stanno per realizzare con la condivisione delle responsabilità della gestione della reazione alla crisi e dei relativi oneri di finanziamento”. Fitch, come detto, ha cambiato il suo giudizio in anticipo rispetto alla revisione già concordata per il 10 luglio a causa dell’evoluzione della situazione in Italia.
Causa della crisi "esogena e temporanea"
Secondo Gualtieri “L’accelerazione sarebbe giustificata dal deterioramento in atto del quadro macroeconomico e della finanza pubblica. Si tratta tuttavia di effetti interamente dovuti a una causa esogena e temporanea. La valutazione degli impatti sulle prospettive di crescita e sul merito di credito sconta inevitabilmente un considerevole margine di incertezza”. Inoltre nella stessa nota, Gualtieri aggiunge che il Governo “ha la piena consapevolezza dell’esigenza di affrontare questa crisi con misure che non siano solo di carattere emergenziale. Interverremo, anche con un’agenda di riforme e di investimenti, per aumentare il nostro potenziale di crescita, con attenzione ai vincoli e alla sostenibilità della finanza pubblica e alla necessità di confermare la traiettoria di riduzione del debito”.