De Nederlandsche Bank è la Banca Centrale dei Paesi Bassi ed è membro insieme alle Banche Nazionali facenti parte dell'Eurozona e alla Banca Centrale Europea del Sistema Europeo delle Banche Centrali. La Banca olandese è strutturata come società per azioni con lo Stato unico azionista, svolgendo tuttavia il proprio ruolo come un ente pubblico indipendente.
La sede si trova ad Amsterdam, però la Banca ha altre 3 agenzie a: Eindhoven, Hoogeveen e Wassenaar. In questo momento l'istituto centrale è governato da Klaas Knot.
De Nederlandsche Bank: funzioni e obiettivi
Le funzioni e gli obiettivi della Banca dei Paesi Bassi sono svolti in base alla Legge Bancaria del 1998. La gran parte delle mansioni vengono eseguiti in armonia con i principi del Sistema Europeo della Banche Centrali, altri invece sono adoperati dalla Banca in autonomia. Tra i compiti della Nederlandsche Bank possiamo individuare:
- il perseguimento della politica monetaria al fine di garantire la stabilità dei prezzi;
- l'operatività nel cambio di valute e la detenzione di riserve di valuta estera in modo da ottenere la
stabilità valutaria;
- la raccolta e l'elaborazione di dati statistici per monitorare l'andamento dell'economia dei Paesi
Bassi;
- lo sviluppo di un sistema efficiente di pagamenti al fine di raggiungere la stabilità finanziaria;
- la vigilanza sulle istituzioni bancarie, finanziarie e valutarie;
- lo svolgimento del ruolo di prestatore di ultima istanza per le banche olandesi.
De Nederlandsche Bank: struttura organizzativa
La Banca dei Paesi Bassi è composta principalmente da 3 organi separati, che svolgono le loro mansioni in collaborazione per raggiungere gli obiettivi prefissati dai Regolamenti europei e dalla Legge bancaria del 1998. Essi sono:
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione è composto dal Governatore e da 5 Direttori Esecutivi che rimangono in carica per 7 anni. Al Consiglio spetta la gestione quotidiana della Banca, nell'ambito degli obiettivi di politica monetaria fissati dall'ordinamento. L'organo deve effettuare una relazione annuale all'Assemblea Generale dove descrive tutti i risultati raggiunti nella gestione. Inoltre è responsabile dei compiti di vigilanza, risoluzione e garanzia dei depositi al Ministro delle Finanze e al Ministro degli Affari Sociali e del Lavoro.
Assemblea Generale
L'Assemblea Generale è rappresentata dal Ministero delle Finanze, in quanto lo Stato è l'unico azionista. L'Assemblea approva il bilancio annuale ed esprime il proprio parere sulla politica di gestione e di vigilanza esercitata da parte del Consiglio di Amministrazione. Inoltre nomina i membri del Consiglio di Sorveglianza e il Revisore esterno per la verifica dei dati.
Consiglio di Sorveglianza
Il Consiglio di Sorveglianza è un organo di supervisione dell'operato della Banca nello svolgimento della politica monetaria, controllando il lavoro del Consiglio di Amministratore e tutelando gli interessi dell'azionista di riferimento. Tra le principali decisioni del CdA che sono sottoposte a controllo vi sono il budget e il bilancio annuale, mentre non vengono vigilati gli affari monetari e i pagamenti europei.
Consiglio di Banca
Il Consiglio di Banca è un organo consultivo, chiamato anche Bankraad, formato da soggetti provenienti dal mondo accademico e da varie organizzazioni sociali. Il compito è quello di discutere della politica eseguita dal Consiglio di Amministrazione fornendo suggerimenti e consigli.
De Nederlandsche Bank: origini, storia e sviluppi
La Banca dei Paesi Bassi è stata fondata il 25 marzo del 1814 dal Re Guglielmo I. Lo scopo della creazione di una Banca centrale era quello di disporre di un istituto che avesse il monopolio nell'emissione di cartamoneta nella Nazione, che si aggiungeva alle attività di istituto di credito.
La Banca nacque da subito come società per azioni, le cui quote potevano anche essere acquisite da soggetti privati. Nel 1863 ci fu la Legge Bancaria che attribuì alla Nederlandsche Bank il compito di aprire agenzie in tutto il territorio, di conseguenza l'istituto creò una rete di filiali a livello nazionale.
Con la nascita di diverse banche private che effettuavano finanziamenti alle imprese, la Banca Centrale modificò sempre più il suo ruolo di istituto di credito verso il sistema imprenditoriale, tramutandosi in prestatore di ultima
istanza nei confronti delle banche.
In questo modo si determinarono le condizioni affinché la Banca dei Paesi Bassi potesse svolgere un più ampio ruolo di vigilanza di tutto il comparto bancario. La Prima Guerra Mondiale e la Grande Crisi del '29 aumentarono le responsabilità della Banca Centrale nella gestione di situazioni molto delicate. Dopo la Seconda Guerra Mondiale vi fu una Legge Bancaria con la quale venne dato l'incarico alla Nederlandsche Bank di svolgere la politica dei cambi. Nel contempo l'ente fu nazionalizzato, con lo Stato che divenne unico proprietario.
Nel 1952 fu fatta una Legge sul credito dove la Banca avrebbe dovuto vigilare su tutti gli istituti finanziari. La vigilanza fu rafforzata nel 1978 con la Legge sulla supervisione del sistema creditizio, con la quale entrarono sotto il controllo dell'organismo centrale anche gli istituti di credito ipotecario.
Questo non impedì alle banche ipotecarie di finire nei guai a causa di un forte incremento dei tassi di interesse per correggere gli effetti devastanti dell'inflazione. Fenomeno che provocò un calo rovinoso dei prezzi degli immobili. Al riguardo ci fu la bancarotta dell'Amsterdam-American Bank, mentre altri istituti di credito ottennero un salvataggio d'emergenza.
Ad ogni modo la legge introdusse un sistema di garanzia collettiva per i creditori. In sostanza, in caso di fallimento di una banca, i titolari dei conti correnti avrebbero recuperato fino a una certa cifra i fondi depositati.
Con l'ingresso dei Paesi Bassi nell'Unione Economica e Monetaria nel 1999 e l'adesione della Nederlandsche Bank nel Sistema Europeo delle Banche Centrali nel 1998, molti compiti dell'istituto furono trasferiti alla BCE, come ad esempio la stampa di cartamoneta e le decisioni sul tasso ufficiale di sconto. In questo contesto, la Banca olandese rimase sempre di proprietà dello Stato, ma divenne un ente
completamente indipendente nell'esercizio delle sue funzioni.
Nel 2005 De Nederlandsche Bank si fuse con la Pensioen en Verzekeringskamer, l'istituto previdenziale e assicurativo del Paese. In questo modo la Banca Centrale allargò la vigilanza anche sui fondi pensione e assicurativi, imponendo un risanamento finanziario in casi di gravi difficoltà o di posizioni finanziarie deboli.