Bitcoin continua la sua discesa implacabile, la discesa dei prezzi sembra non volersi fermare. Il minimo osservato questa mattina su Binance ha toccato i 32.650 dollari, ma al momento non si intravedono segni di ripresa e potrebbe essere presto ritoccato al ribasso.
La dominance di Bitcoin si mantiene al 42% dell’intero mercato, che attualmente capitalizza 1.531 miliardi di dollari, livello mai così basso dopo luglio 2021. Secondo i dati on-chain forniti da Glassnode nel fine settimana si sono registrati importanti afflussi di Bitcoin sugli exchange, i più rilevanti degli ultimi 3 mesi, originando la pressione ribassista osservata.
Anche il settore della finanza decentralizzata (DeFi) ha visto il valore totale investito scendere di oltre il 13%, passando da 232 a 202 miliardi di dollari. In particolare questo brutto segnale di perdita di fiducia nelle rendite senza intermediari sulle criptovalute è stato alimentato dai timori che si sono diffusi sul secondo ecosistema DeFi per capitalizzazione, la blockchain Terra, che ha visto il totale degli investimenti scendere di oltre il 24%, passando da 30 a 22 miliardi di dollari.
Panico su Terra: UST a rischio depeg e LUNA perde il 20% in un giorno
Durante il fine settimana si è scatenato il panico sulla blockchain Terra. La scintilla è stata provocata dalla vendita di 285 milioni di UST, la stablecoin algoritmica dell’ecosistema, che sabato notte ha perso la parità col dollaro, raggiungendo il livello di 0,9857. In passato ci sono stati altri casi di perdita dell’ancoraggio al dollaro americano, ma questa è la prima volta dopo l’introduzione del meccanismo di stabilizzazione di UST tramite riserve in Bitcoin, che attualmente hanno raggiunto circa 3,5 miliardi.
Attualmente la stablecoin è in recupero, ma i timori potrebbero essere fondati se si pensa alle difficili condizioni di mercato e alle possibili ulteriori vendite dovute al progressivo calo di rendimenti su Anchor, il principale protocollo di rendita per questo asset digitale.
Molti esperti vedono la recente introduzione del meccanismo di stabilizzazione del prezzo di UST mediante riserve in Bitcoin come conferma dei timori che serpeggiano tra gli stessi sviluppatori dell’ecosistema, che in origine avevano previsto a tale scopo un processo di signoraggio basato sul token LUNA. Anche LUNA ha perso oltre il 20% in un solo giorno sul susseguirsi di notizie allarmanti.
Nei prossimi giorni questa vicenda sarà da osservare da vicino, poiché l’ecosistema Terra rappresenta il 23% della totalità dei fondi in DeFi, mentre LUNA e UST sono al nono e decimo posto della classifica delle criptovalute più capitalizzate, rispettivamente con 21,1 e 18,6 miliardi di dollari. Un crollo di questi asset potrebbe essere un duro colpo per la DeFi e per l’intero mercato crittografico.
Aggiornamento: Crollo di Terra LUNA e UST: cos'è successo e cosa cambierà?
Binance sospende i derivati in Spagna in attesa di approvazione
Binance, il più grande exchange al mondo per volumi scambiati, ha comunicato sul suo sito ufficiale l’interruzione dei servizi di dervati sulle criptovalute in Spagna, come futures, opzioni e trading in leva. Il colosso del trading di asset digitali è in attesa dell'approvazione da parte dell'autorità di regolamentazione spagnola, Comisión Nacional del Mercado de Valores (CNMV).
Secondo la testata giornalistica locale La Información, la mossa di Binance ha lo scopo di ottemperare ai requisiti normativi imposti dalla CNMV. I servizi saranno ripristinati solo dopo aver ricevuto l’approvazione sotto forma di certificato di garanzia dalla Banca di Spagna (BdE).
Changpeng Zhao, il CEO della società, a giugno 2021 ha dichiarato di voler collaborare con le autorità di ogni paese per favorire la regolamentazione del settore ed operare nel massimo rispetto delle leggi. L’exchange ha ottenuto recentemente un’importante approvazione ad Abu Dhabi e ha trasferito il suo quartier generale europeo in Francia, dove è stato riconosciuto come fornitore di servizi di asset digitali registrato.
Mercato NFT: volumi di scambio in calo del 30%, i prezzi non ancora
La debolezza dei mercati crittografici inizia a farsi sentire anche per il settore dei token non fungibili (NFT). Nel'ultima settimana il volume di scambi NFT risulta in calo mediamente del 30% rispetto a quella precedente.
Secondo il portale di analisi dei dati on-chain NFTGo, le collezioni più popolari che hanno visto una forte riduzione nel volume degli scambi sono state Otherdeed con -50%, Mutant Ape Yacht Club (MAYC) - 46% e Bored Ape Yacht Club (BAYC) -25%. Anche la percentuale dei portafogli degli utenti attivi sui mercati NFT ha fatto registrare un brusco calo, quasi il 69% in meno rispetto alla settimana precedente.
Tuttavia, il prezzo dei singoli NFT non ha seguito questa tendenza al ribasso, registrando perdite marginali sulla capitalizzazione dell’intero mercato dei token non fungibili. Attenzione però che i segnali sono chiari, l’interesse per l’arte digitale sta diminuendo e, se non tornerà a farsi vivo nei prossimi giorni, i venditori potrebbero essere costretti ad abbassare i prezzi.
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