Bitcoin lo scorso venerdì ha violato al rialzo il range in cui era intrappolato da tempo, ma purtroppo non ha trovato continuazione. Dopo aver toccato i 22.527 dollari su Binance, ha iniziato una leggera correzione che al momento sembra essersi arrestata intorno al livello di 20.500 dollari. Non sono ancora perse del tutto le speranze per una possibile continuazione al rialzo, ma certamente un ritracciamento più profondo renderebbe sempre meno probabile questa ipotesi.
La situazione macroeconomica non sta aiutando molto le criptovalute, tra nuovi timori per le chiusure dovute al covid in Cina, prosecuzione del conflitto in Ucraina e innalzamento dei tassi per contrastare l’inflazione. Le principali altcoins seguono un andamento poco omogeneo, con qualche bel movimento al rialzo nelle ultime 24 ore, come Chilliz (CHZ) e Monero (XMR), che guadagnano oltre il 5%, ma anche con qualche scivolone importante, come per Quant (QNT), Stepn (GMT) e THORChain (RUNE), che perdono oltre il 10%. Vediamo le principali notizie di giorntata.
Celsius cambia team legale e prosegue nella ristrutturazione del debito
Celsius, la piattaforma di prestiti in criptovalute finita in difficoltà per carenza di liquidità, ha assunto il team di avvocati Kirkland & Ellis LLP, per fornire consulenza sulle opzioni di ristrutturazione. La società appena ingaggiata è la stessa che ha assistito Voyager Digital durante la dichiarazione di fallimento della scorsa settimana in seguito al caso Three Arrows Capital. Il nuovo team legale sostituirà in toto quello precedentemente assunto: Akin Gump Strauss Hauer & Feld LLP.
Sul tavolo dei legali sembra esserci anche l’opzione della dichiarazione di fallimento, ma, nonostante ciò, Celsius sta continuando a sanare i propri debiti sui principali protocolli di finanza decentralizzata (DeFi). Domenica 10 luglio è stato chiuso un prestito di oltre 20 milioni in USDC sul protocollo Aave V2, meno di una settimana dopo l’estinzione del mega-prestito da 440 milioni di dollari in Bitcoin sulla piattaforma Maker DAO.
Il pagamento dei debiti è visto come un aspetto positivo da parte degli utenti di Celsius, che da oltre un mese non possono prelevare i propri fondi. In base a dati emersi durante l’analisi on-chain, Celsius deve ancora restituire circa 130 milioni di dollari in USDC al protocollo Aave, oltre a 86 milioni in DAI a Compound, che insieme ad altre posizioni portano il debito totale sopra i 220 milioni. Questi dati potrebbero però essere solo parziali e non sono noti eventuali ulteriori accordi con altri attori istituzionali.
L’esodo dei progetti basati su Terra verso la rete Polygon
Dopo il crollo dell’ecosistema Terra, la maggior parte dei progetti nati e precedentemente eseguiti su questa blockchain sono migrati su rete Polygon, una delle soluzioni di scalabailità di Ethereum più utilizzate. Sono già 48 i progetti crittografici sbarcati su Polygon e altri stanno valutando lo stesso passo. Ryan Wyatt, CEO di Polygon Studios, ha espresso soddisfazione per il successo del fondo milionario stanziato per gli sviluppatori di Terra, che è stato in grado di attrarre le brillanti menti dell’ecosistema che ormai ha perso la fiducia sia degli operatori del settore che degli investitori.
Tra i progetti più importanti passati a Polygon troviamo il mercato NFT di OnePlanet, la piattaforma Metaverse Lunaverse (LUV) e il gioco play-to-earn (P2E) di Derby Stars. OnePlanet, grazie alla sua iniziativa Ark*One, ha aiutato e supportato diversi progetti del mondo NFT durante la transizione, sia quelli già esistenti, che quelli che dovevano essere lanciati poco dopo il crollo dell’ecosistema.
Michael Saylor sostiene che Ethereum è “ovviamente” una security
Michael Saylor, CEO di MicroStrategy e grande sostenitore di Bitcoin, ha affermato durante un’intervista ad Altcoin Daily, che Ethereum è “ovviamente” una security; quindi, andrebbe considerato come un titolo azionario. Negli Stati Uniti è già in corso una causa contro Ripple (XRP) per vendita non autorizzata di titoli da parte dell’organo di controllo, la Security and Exchange Commission (SEC).
In risposta alle dichiarazioni dei senatori degli Stati Uniti Kirsten Gillibrand e Cynthia Lummis, che hanno etichettato sia Bitcoin che Ethereum come materie prime, Saylor ha spiegato le differenze tra le due criptovalute e perché secondo lui la seconda può essere considerata un titolo.
"Penso che Ethereum sia un titolo, penso sia abbastanza ovvio, [...] è stato emesso da una ICO, c'è un team di gestione, c'è stato un pre-mine, ci sono continui hard fork”. Secondo il CEO proprio le modifiche software guidate da un team rendono ETH una security, in quanto affinché una risorsa digitale sia classificata come materia prima, deve essere supportata da un "protocollo completamente decentralizzato che nessuno può cambiare anche se lo volesse".
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