Bitcoin continua la fase correttiva che ha caratterizzato gli ultimi giorni, in particolare nella giornata di venerdì 4 marzo abbiamo assistito alla perdita del contatto con la zona dei 40.000 dollari, portando le attuali quotazioni a 38.200 dollari. La guerra in Ucraina sta creando un terremoto nelle economie mondiali, producendo effetti anche nelle criptovalute.
Non abbiamo ancora assistito ad una fuga massiccia di capitali dagli asset crittografici, tuttavia l’attuale situazione induce alla prudenza. La contrazione del mercato si riflette anche sulle principali altcoins, che fanno registrare ingenti perdite soprattutto su rete Fantom, dopo l’abbandono di uno dei più grandi contributori della finanza decentralizzata (DeFi) su questa blockchain. Vediamo le principali notizie di giornata.
Andre Cronje abbandona le criptovalute e la finanza decentralizzata
La finanza decentralizzata registra una importante perdita, Andre Cronje, tra i costruttori DeFi più conosciuti ed influenti, oltre ad essere consulente tecnico della Fantom Foundation, abbandona le criptovalute probabilmente in modo definitivo. La notizia ufficiale arriva da un tweet pubblicato domenica 6 marzo dal suo braccio destro Anton Nell, che annuncia l’interruzione di tutte le loro attività. Già dalla scorsa settimana l’account twitter di Cronje era stato cancellato.
Nell’annuncio si parla di 25 applicazioni di finanza decentralizzata che, entro il 3 aprile 2022, verranno sospese o mantenute dai rispettivi team rinunciando al contributo del loro fondatore e dei suoi più stretti collaboratori. Le valute digitali di questi progetti hanno visto un forte calo dopo la diffusione della notizia, come Yearn Finance (YFI), che perde quasi il 10% su base giornaliera, mentre il noto bridge Multichain (MULTI) il 12,5%, oltre a Keep3r (KP3R) -20,57% e l’ultimo exchange rilasciato meno di un mese fa Solidly (SOLID) -26%.
I ribassi sono arrivati anche dove non vi era un coinvolgimento diretto dello sviluppatore, come ad esempio: Fantom (FTM) che perde il 17,4% nelle ultime 24 ore, Convex Finance (CVX) -10%, Curve Finance (CRV) -9%, oltre ai principali progetti DeFi su rete Fantom, che si sono letteralmente svuotati della liquidità, passando da un totale di 13,36 miliardi di due giorni fa a poco meno di 8 miliardi di dollari nella giornata di oggi.
Perché Cronje ha abbandonato la DeFi?
Le reali motivazioni che hanno portato Cronje ad abbandonare le criptovalute non sono ancora del tutto chiare. Alcuni parlano del grande stress causato dall’uscita dell’exchange decentralizzato Solidly, che si è posto come punto di riferimento per altri progetti su rete Fantom, facendo da hub della liquidità su questa blockchain grazie ad un approccio innovativo.
Il lancio di quello che doveva essere il “protocollo per i protocolli” non è avvenuto senza intoppi, probabilmente provocando tensioni con altri progetti partner, che hanno indotto Cronje e i suoi collaboratori a ricercare una pausa mentale.
Altri hanno attribuito le ragioni di questa scelta ai problemi che sono nati con il caso Wonderland, che hanno portato aspre critiche nei confronti di Cronje e il suo team, data l’amicizia e le numerose collaborazioni con il fondatore Daniele Sestagalli, benchè non vi fosse nessun coinvolgimento diretto nello sviluppo di questo progetto.
Nonostante il CEO di Fantom Michael Kong e gli sviluppatori dei principali progetti sviluppati dal team continuino a rassicurare sulla continuità dei servizi e dei protocolli coinvolti, la cosa certa è che questa vicenda lascerà il segno in tutto il mondo della DeFi, che perde una delle menti geniali alla base di tutto l’ecosistema.
FTX punta sull’Europa dopo l’approvazione a Cipro
FTX, uno degli exchange di criptovalute più grandi al mondo, ha annunciato con un comunicato stampa la volontà di ampliare le sue attività in Europa, dopo l'approvazione delle autorità di regolamentazione finanziaria a Cipro. La società inizierà a offrire i suoi prodotti ai clienti europei tramite una società di investimento autorizzata con licenze valide in tutta l'area economica europea, con sede in Svizzera.
"Mentre continuiamo a crescere, siamo costantemente alla ricerca di opportunità per ottenere una licenza e una regolamentazione adeguate in ogni mercato in cui entriamo", ha affermato il CEO e fondatore Sam Bankman-Fried. "Interagiremo con le autorità di regolamentazione in vari Paesi in tutta Europa per continuare a fornire un ambiente sicuro in cui le persone possono scambiare criptovalute".
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