Elon Musk è tornato a vendere le azioni di Tesla. In un deposito normativo di martedì 23 novembre, l'Amministratore Delegato del produttore di auto elettriche ha ceduto 934.901 azioni nell'ambito dell'esercizio di 2,15 milioni di stock option al prezzo di 6,24 dollari, come concordato da un piano prestabilito nel 2012. L'introito derivante dalla cessione dei titoli sul mercato è servito a Musk per pagare le tasse sulle opzioni, come risulta dalla comunicazione dei documenti ufficiali della società.
Nel complesso il 50enne sudafricano dovrebbe esercitare circa 26 milioni di stock option in 12 tranche, delle quali già 4 sono state eseguite nelle ultime 2 settimane. Quindi finora l'uomo più ricco del mondo ha venduto 3,7 milioni di azioni incassando 4 miliardi di dollari.
A queste si aggiungono 4,8 milioni di pezzi ceduti per 5,2 miliardi in seguito del sondaggio lanciato su Twitter in cui Musk chiedeva se fosse giusto liberarsi del 10% della quota posseduta in Tesla. Sommando tutto quindi si arriva a una vendita di 8,6 milioni di azioni per un valore di 9,2 miliardi di dollari, circa la metà di quanto il CEO aziendale dovrebbe vendere.
Elon Musk: ecco quando finirà la vendita di azioni Tesla
La domanda ora è: quando Elon Musk smetterà di vendere azioni? Prima del sondaggio, l'investitore miliardario deteneva circa 170 milioni di azioni, il che significa che se venderà il 10% come promesso dovrebbe scaricare 17 milioni di unità. Il punto è se le stock option rientrino o meno in quel 10%.
Qualora rientrassero la quota iniziale di Musk in Tesla sarebbe intorno a 185 milioni di azioni, che vorrebbe dire liberarsi di 18,5 milioni di pezzi in totale e non di 17 milioni. Questo comporterebbe che la quantità di titoli da mettere sul mercato sarebbe maggiore e presumibilmente si allungherebbero i tempi.
L'eventualità sarebbe la meno gradita da parte degli investitori, che vedrebbero le quotazioni subire diversi scossoni ogni volta che venisse effettuata un'operazione. Da quando Musk ha lanciato il sondaggio infatti le azioni Tesla hanno testato una crescita di volatilità sul mercato, cedendo circa il 9%, a fronte di un calo dell'1% del Dow Jones e di una sostanziale parità dell'S&P 500.
Diverso è il caso in cui le stock options non fossero comprese. A quel punto al ritmo attuale ci potrebbero volere circa 4 settimane perché l'enfant prodige si liberasse del 10% della sua quota di partecipazione in Tesla. Ciò ricadrebbe proprio in prossimità del Natale, quindi sarebbe un bel regalo per gli azionisti affezionati alla compagnia americana.