Le azioni Enel crescono del 2% in Borsa, passando di mano a 7,045 euro questa mattina dopo la presentazione del nuovo piano industriale 2022-2024. Rispetto a quello precedente, l'attuale programma investirà il 12% in più, per una cifra che si aggira intorno ai 50 miliardi di euro. Nel 2030 la quota crescerà a 190 miliardi, con un +6% in confronto a quanto previsto prima.
L'Amministratore Delegato Francesco Starace ha definito questo piano un punto di svolta, perché accelera la crescita in tutte le aree di business creando valore per i clienti, attraverso la riduzione della spesa energetica e l'aumento della domanda di elettricità entro la fine del decennio.
Piano 2022-24 Enel: 2 modelli di business
La società adotterà 2 modelli di business: quello tradizionale, detto di Ownership, attraverso cui verranno effettuati la gran parte degli investimenti e dove le piattaforme digitali sono promotrici del business a sostegno della redditività degli investimenti e quello Stewardship, che si occupa di indirizzare gli investimenti di terzi in collaborazione con Enel.
Nel triennio il gruppo prevede di investire 38 miliardi attraverso il primo modello e 2 miliardi tramite il secondo, mobilitando nel contempo denaro di terzi per circa 8 miliardi di euro. Nel primo caso oltre la metà delle risorse saranno appannaggio della Global Power Generation, con l'obiettivo di accelerare il processo di decarbonizzazione.
Al riguardo Enel riduce dal 2050 al 2040 la tempistica per arrivare a emissioni zero. Il 43% dei fondi invece sarà indirizzato alle Infrastrutture e Reti, con maggiori investimenti in Europa per profittare dei PNRR lanciati nei Paesi UE, il che determinerà un incremento del 15% a 49 miliardi della RAB di gruppo rispetto al 2021.
La quota residua sarà dedicata al business Clienti, con il valore per clienti che aumenterà del 30% nel segmento Business to Customer e del 45% in quello Business to Business, grazie soprattutto all'eliminazione delle tariffe regolamentari e all'elettrificazione dei consumi energetici. Nel modello Stewardship, gran parte dei 10 miliardi complessivi saranno destinati alle rinnovabili, alla fibra, all'e-transport e ai servizi di flessibilità.
Piano 2022-24 Enel: effetti sul bilancio
Grazie a questo piano strategico, nel 2024 l'EBITDA di Enel dovrebbe collocarsi tra 21 e 21,6 miliardi di euro, con un tasso annuo di crescita composto del 12% rispetto al 2021. L'utile netto si prevede tra i 6,7 e i 6,9 miliardi, il che comporta un tasso di crescita di oltre il 20% dai 5,4-5,6 miliardi stimati per quest'anno.
Tale risultato sarà possibile anche grazie a un minor costo dell'indebitamento dovuto all'aumento delle fonti di finanziamento sostenibili, che rappresenteranno circa il 65% del debito lordo totale alla fine del triennio. L'indebitamento netto salirà da 53-54 miliardi stimati a fine 2021 a 61-62 miliardi nel 2024. La leva finanziaria però rimarrà stabile, con il debito netto che sarà 2,9 volte l'EBITDA durante tutto il triennio.
Gli oneri invece diminuiranno dal 3,5% di quest'anno al 2,9% alla fine dei 3 anni. La creazione di valore permetterà all'azienda di abbassare fino al 40% la spesa energetica dei clienti entro il 2030. Molto interessante sarà la politica dei dividendi, con gli azionisti che riceveranno una cedola fissa in crescita del 7% l'anno per i prossimi 3 anni, fino a raggiungere un livello di 43 centesimi per azione, con un ritorno del 13%.