Riflettori puntati sul petrolio, questa volta in versione statunitense (WTI, West Texas Intermediate), all’indomani della pubblicazione del nuovo report dell’IEA. Acronimo di International Energy Agency, si tratta dell’agenzia che raggruppa i Paesi consumatori di petrolio.
Per il quarto trimestre 2022, l’agenzia con sede a Parigi nel suo Oil Markets Report stima una contrazione della domanda di 240 mila barili giornalieri, che dovrebbe portare il totale 2022 a segnare un incremento di 2,1 milioni di barili. L’anno prossimo la crescita delle richieste dovrebbe passare a 1,6 milioni di barili. Nell’OMR di ottobre l’incremento delle richieste era visto a 1,9 milioni di barili nell’anno corrente ed a 1,7 il prossimo.
Per quanto riguarda l’offerta, ad ottobre è stata registrata una crescita di 410 mila barili a 101,7 miloni giornalieri ma il dato è visto in rosso di 1 milione in scia dei tagli varati dall’Opec+ e del “ban” al petrolio russo da parte dei Paesi europei.
Con i prezzi del future con consegna dicembre al test della media mobile a 50 giorni, nelle prossime sedute potremmo assistere ad un rialzo in scia dell’indebolimento del dollaro innescato dalla speranza che la Fed porti avanti il processo di normalizzazione con meno aggressività.
Per investire al rialzo sul petrolio WTI utilizzeremo un Turbo Certificate di BNP Paribas.
Ecco i livelli operativi:
Livello di ingresso: 84 $
Stop loss: 79 $
Target price: 89 $
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Analisi a cura dell'Ufficio Studi di Investire.biz
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