I prezzi del greggio sono in leggero rialzo sull'ottimismo per il piano di spesa governativa
statunitense e sulle speranze di un'estensione dei tagli all'offerta da parte del gruppo OPEC+ in occasione dell'incontro odierno. Vediamo i dettagli.
Petrolio: focus su riunione OPEC+ del 1° aprile 2021
I ministri dell'OPEC e dei Paesi alleati, tra cui la Russia, si riuniscono oggi per rivalutare la politica di
produzione del gruppo. Il Cartello discuterà le opzioni per il mese di maggio e oltre, tra cui anche un'estensione degli attuali tagli e un graduale incremento della produzione.
Al momento l'OPEC+ ha ridotto la produzione di poco più di sette milioni di barili al giorno per sostenere i prezzi e limitare l'eccesso dell'offerta. L'Arabia Saudita ha aggiunto un ulteriore taglio di un milione di barili al giorno.
L'OPEC+ ha ridotto di 300.000 barili al giorno la stima per la crescita della domanda di petrolio quest'anno a causa dei nuovi lockdown, rendendo più probabile un accordo del gruppo sul mantenere i tagli.
Il petrolio è sostenuto anche dal piano di spesa da 2.300 miliardi di dollari proposto dal presidente Joe Biden per investire in progetti tradizionali, come strade e ponti, oltre che nella lotta al cambiamento climatico. Le scorte di greggio statunitense sono calate a sorpresa la settimana scorsa, contribuendo a sostenere i prezzi del greggio, secondo i dati dell'Energy Information Administration (EIA).
Materie prime, petrolio WTI: l’analisi tecnica
Dopo aver toccato i massimi a oltre 13 mesi sfiorando i 70 dollari al barile, le quotazioni del petrolio WTI hanno dato vita ad un movimento correttivo fino a riportarsi in area 58-60 dollari ieri a causa del sell-off sui timori di un rallentamento della ripresa economica nel Vecchio Continente.
La struttura tecnica del futures sul petrolio WTI ha evidenziato diversi segnali che potrebbero compromettere la tendenza rialzista partita dai minimi in area 33,64 dollari registrati nel mese di novembre 2020.
Il primo segnale di cedimento è avvenuto con la violazione al ribasso del supporto statico a 63,68 dollari, mentre il secondo è stato il cedimento del livello dinamico rappresentato dalla trendline che conta il minimo di novembre 2020 con il minimo del 31 gennaio 2021, che ora transita in area 62 dollari.
A tenere le quotazioni per il momento è stato il supporto orizzontale a 58,60 dollari, livello che i compratori dovranno necessariamente difendere per mantenere intatta la struttura tecnica rialzista di medio-lungo periodo.
Vista la struttura tecnica ancora positiva, si potrebbero privilegiare strategie di matrice long che avrebbero come target l’area di concentrazione di offerta compresa tra 63,70 e 64 dollari. Vediamo ora i livelli operativi e la strategia nel dettaglio.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie short da 59 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 58,80 dollari, mentre l’obiettivo a 61,15 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22Q8G5, leva 10 e prezzo ask a 6,564 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 5,849 euro, stop loss a 5,650 euro e target a 8,004 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 100 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22Q8G5 per un controvalore di 648,40 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 800,40 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 565 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del petrolio WTI dovranno raggiungere i 53,3905 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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