Piazza Affari, in linea con gli indici azionari del Vecchio Continente, ieri ha provato un rimbalzo dopo il violento storno che ha affossato le Borse sulla scia dei timori legati alla ripresa dell'inflazione e dagli accenni ad un prossimo tapering da parte della Federal Reserve.
Con i mercati sempre a ridosso dei massimi di periodo o storici in USA, l'attenzione rimane alta per scorgere segnali di un eventuale cambiamento del trend. Intanto a Piazza Affari, il FTSE Mib si prepara al dividend-day in agenda per lunedì prossimo, 24 maggio 2021, quando molte delle big cap di Borsa Italiana staccheranno la cedola (clicca qui per l’elenco completo dei dividendi di Borsa Italiana 2021).
Dopo il corposo antipasto del 16 aprile, il più importante appuntamento con lo stacco dei dividendi 2021 arriverà proprio lunedì, quando saranno ben 18 le società del FTSE Mib a staccare la cedola agli azionisti. Tra queste spiccano dividendi molto interessanti e tornano a staccare la cedola anche i titoli del settore bancario, fermati nel 2020 dallo stop della BCE.
Lane (BCE) stempera su rialzo inflazione
L’interesse degli operatori sui mercati azionari dell’Eurozona sarà ancora più marcato nella giornata di oggi dopo che il Capo Economista della BCE, Philip Lane, ha tentato di stemperare i timori degli investitori sull’aumento dell’inflazione.
Per l’esperto, il recente aumento dell’indice dei prezzi alla produzione spinto dalle problematiche delle catene di approvvigionamento non ha una connessione con le tendenze economiche sottostanti. Questo infatti non suggerirebbe che il rialzo dell’inflazione sia una minaccia.
Secondo gli analisti, queste parole sarebbero un’indicazione importante in merito al fatto che l’Eurotower sia determinato a mantenere il suo atteggiamento ultra-accomodante, dal momento che il mercato del lavoro rimane comunque ancora in difficoltà. Lane infatti si aspetta un recupero dell’occupazione ai livelli pre-pandemia solo nel 2023.
Le attese ora sono per il meeting del prossimo mese (clicca qui per il calendario delle riunioni della BCE nel 2021), quando gli esponenti dell’istituto centrale dovrebbero discutere il rallentamento del programma di acquisto con il miglioramento dei dati economici. Vediamo ora cosa dice l’analisi tecnica sul FTSE Mib in questa ultima seduta di contrattazioni della settimana e come operare.
Indice di Borsa FTSE Mib: l’analisi tecnica
Continua la fase di debolezza per il FTSE Mib con i corsi che, dopo le vendite viste mercoledì, ieri hanno formato un pattern inside denotando una bassa direzionalità/indecisione. A livello tecnico, a respingere i compratori sono stati diversi ostacoli, il principale è la resistenza a 25.000 punti e la trendline che collega i massimi del 26 novembre 2020 a quelli dell’8 gennaio 2021.
Nonostante la flessione di questa settimana, la struttura tecnica di medio periodo si mantiene ancora orientata al rialzo, mentre i corsi rimangono al di sopra della trendline di breve che conta i massimi decrescenti segnati dal top del 6 aprile scorso, ora transitante a 24.317 punti.
In caso dovesse verificarsi un ulteriore calo, segnali di forza a ridosso di quest’ultimo livello dinamico potrebbero consentire l’implementazione di strategie di stampo rialzista in linea con il trend sottostante. Vediamo ora la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Indice di Borsa FTSE Mib: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 24.320 punti. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 24.220 punti, mentre il target a 25.000 punti.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A225815, leva 10 e prezzo ask a 25,199 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 20,727 euro, stop loss a 19,727 euro e target a 27,527 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 50 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A225815 per un controvalore di 1.259,80 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.376,35 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 986,35 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del FTSE Mib dovranno raggiungere i 22.345,29 punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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