Le quotazioni del petrolio WTI sono in calo, mentre le scorte di greggio negli USA sono diminuite oltre le attese degli analisti, quelle di carburante sono aumentate drasticamente, secondo i dati diffusi dall'U.S. Energy Information Administration (EIA). Vediamo i dettagli e come impostare la propria operatività secondo l’analisi tecnica.
Domanda debole e aumento scorte carburante USA pesano sul greggio
I dati hanno mostrato un forte aumento nelle scorte di carburante USA dovute a un incremento della quantità processata dalle raffinerie, mentre la domanda rimane contenuta rispetto ai livelli pre-pandemia di Covid-19.
Le riserve di greggio sono calate di 3,5 milioni di barili la scorsa settimana, a poco meno di 502 milioni, mentre le riserve di carburante sono aumentate di 4 milioni di barili, appena sopra i 230 milioni totali, con le raffinerie che hanno aumentato la produzione in vista dei viaggi della stagione
estiva.
La domanda per ora rimane debole, in conseguenza dell'impatto della pandemia di coronavirus. Allo stesso tempo, la produzione di greggio russa è aumentata nei primi giorni di aprile dai livelli medi di marzo.
Questa settimana, il Fondo Monetario Internazionale ha detto che la massiccia spesa pubblica messa in campo per combattere la pandemia potrebbe spingere la crescita globale al 6% nel 2021, un livello mai più visto dopo gli anni '70. Dunque una più solida crescita economica potrebbe incrementare la domanda di greggio e derivati nel medio-lungo termine.
I prezzi del greggio avevano subito un calo all'inizio di questa settimana dopo l'annuncio che l'OPEC+ avevano concordato una graduale eliminazione dei tagli alla produzione di petrolio a partire da marzo. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sul petrolio WTI.
Materie prime, petrolio WTI: l’analisi tecnica
Dopo aver toccato i massimi a oltre 14 mesi sfiorando i 70 dollari al barile, le quotazioni del petrolio WTI hanno dato vita ad un movimento correttivo fino a riportarsi in area 58-60 dollari, area di prezzi a cui i corsi stanno gravitando ormai dal 18 marzo scorso.
La struttura tecnica del futures sul petrolio WTI durante lo scorso mese ha evidenziato diversi segnali che potrebbero compromettere la tendenza rialzista partita dai minimi in area 33,64 dollari registrati nel mese di novembre 2020.
Il primo segnale di cedimento è avvenuto con la violazione al ribasso del supporto statico a 63,68 dollari, mentre il secondo è stato il cedimento del livello dinamico rappresentato dalla trendline che conta il minimo di novembre 2020 con il minimo del 31 gennaio 2021, che ora transita in area 64,34 dollari.
A tenere le quotazioni per il momento è stato il supporto orizzontale a 58,60 dollari, livello che i compratori dovranno necessariamente difendere per mantenere intatta la struttura tecnica rialzista di medio-lungo periodo.
Vista la struttura tecnica ancora positiva, si potrebbe attendere la rottura della parte alta del trading range che interessa i corsi dal 18 marzo scorso. In particolare il limite superiore è rappresentato dal livello orizzontale a 61,70 dollari.
La rottura di questo livello potrebbe portare i corsi verso la prossima area di concentrazione di offerta a 65,60 dollari. In tal caso però sarà fondamentale monitorare la price action a contatto con i livelli dinamici ascendente e discendente che rappresentano rispettivamente il trend rialzista di medio periodo e la fase correttiva partita dai massimi a 67,66 dollari a inizio marzo. Vediamo ora i livelli operativi e la strategia nel dettaglio.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 61,70 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 59,00 dollari, mentre l’obiettivo a 65,60 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22Q8G5, leva 10 e prezzo ask a 6,460 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 8,53 euro, stop loss a 5,83 euro e target a 12,43 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 200 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22Q8G5 per un controvalore di 1.293 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 2.486 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 1.166 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del petrolio WTI dovranno raggiungere 53,42 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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