La seduta di ieri ha scatenato importanti
vendite sull’oro, penalizzato dal clima di risk-on che si è verificato sugli asset rischiosi grazie alle ultime notizie in merito al vaccino contro il Coronavirus. I primi dati mettono infatti in evidenza come la
soluzione di Pfizer e BioNTech è efficace nel 90% dei casi.
L’ottimismo si è placato nella notte, quando ci si è resi conto che
per la distribuzione ci vorranno mesi. Restando in tema di possibili vaccini, il Brasile ha annunciato di aver sospeso la somministrazione del vaccino Coronavac della cinese Sinovac Biotech.
Oltre a questo, le attese per un arrivo pacifico di Joe Biden alla Casa Bianca si stanno allontanando. Mentre William Barr, Procuratore Generale statunitense, ha sollecitato i vari procuratori federali ad indagare su eventuali brogli, il leader dei Repubblicani al Congresso ha appoggiato la guerra legale di Donald Trump.
Dopo aver effettuato il breakout della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 18 agosto a quelli del 16 settembre 2020, i prezzi dell’oro sono riusciti a chiudere al di sopra del livello orizzontale a 1.932,49 dollari, dove hanno iniziato a
rallentare la loro ascesa formando una barra di indecisione.
La giornata di ieri ha fatto rientrare in gioco i venditori, con i prezzi che sono tornati a ridosso del
supporto espresso dai minimi del 12 agosto 2020 e della linea di tendenza disegnata con i top del 14 aprile e 18 maggio 2020. Al momento i compratori stanno cercando di reagire su questa zona di concentrazione di domanda, ma la situazione rimane comunque complessa visto che da un punto di vista grafico ci si trova ancora in una situazione di inside.
Se quest’ultima si dovesse risolvere con una rottura decisa dei minimi di ieri si potrebbero verificare
ribassi più decisi, almeno fino alla soglia psicologica dei 1.800 dollari l’oncia. Al contrario, dei primi segnali positivi si avrebbero nel caso di un recupero dei 1.900 dollari.
Oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
L’arrivo sulla zona di supporto da parte delle quotazioni dell’’oro rende interessante la valutazione di strategie di stampo long da 1.880 dollari. Lo stop loss sarebbe localizzato a 1.870 dollari, mentr el’obiettivo a 1.900 dollari. A questo tipo di operatività si adatta il
Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A222P01, leva 5 e prezzo ask a 46,343 euro.
Vediamo ora i livelli operativi sul Certificate, individuati con il
Turbo Calculator: prezzo di entrata a 45,785 euro, stop loss a 44,784 euro e target a 47,786 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
100 Turbo24 = 1 euro a punto
1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Facendo un esempio pratico: ipotizziamo di comprare 20 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A222P01 per un controvalore di 915,16 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo
vendere il prodotto a 955,68 euro guadagnando il 4,43% (in termini monetari sono 40,52 euro).
Se invece dovesse venire raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere il Certificate a 895,68 euro (che comporterebbe una perdita di 19 euro). Da evidenziare come l’ammontare massimo che si potrà perdere
non potrà in ogni caso superare l’investimento iniziale: perché accada ciò i prezzi del paniere dovranno raggiungere i 1.423,15 dollari punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate, evidenziato nel grafico dalla linea gialla.
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