Nelle ultime settimane l'oro ha rialzato la testa e sembra voler proseguire il rally partito alla fine del 2018 che lo aveva portato al culmine della pandemia a registrare il record storico oltre i 2.000 dollari l'oncia. In questo momento le quotazioni del metallo giallo hanno toccato il massimo da 3 mesi a 1.874 dollari.
La materia prima sembrava avesse terminato il carburante a seguito delle prospettive sulla ripresa economica, rese più concrete dalla diffusione dei vaccini anti-Coronavirus. La pandemia però non è ancora sconfitta: in India la situazione è tragica ed anche in altre zone dell'Asia l'escalation del contagio desta preoccupazioni.
A turbare l'umore degli investitori poi vi è il tema dell’inflazione. I prezzi delle materie prime continuano a salire alimentando attese inflattive che non possono essere più sottovalutate. Riguardo ciò gli istituti centrali continuano a rassicurare i mercati circa una possibile stretta anticipata sui tassi, ma ormai sono in pochi a crederlo.
Domani sarà un giorno importante su questo tema, dal momento che verranno pubblicati i verbali della Fed relativi alla riunione di aprile (clicca qui per conoscere tutte le date dei meeting della Federal Reserve nel 2021). Gli operatori cercheranno infatti di captare segnali che possano far capire le intenzioni della Banca centrale. Vediamo ora cosa dice l’analisi tecnica sull’oro e come operare.
Materie prime, Oro: l’analisi tecnica
Con il balzo messo a segno nelle ultime sedute di contrattazioni, le quotazioni dell’oro hanno fornito un nuovo segnale rialzista di medio periodo. I corsi hanno violato sia la resistenza statica posta a 1.850 dollari l’oncia sia l’ostacolo di natura dinamica che conta i massimi registrati ad agosto 2020 e di gennaio 2021, ora transitante a 1.855 dollari.
Visto il forte momentum positivo, che ha portato gli oscillatori tecnici in area di eccesso rialzista, si potrebbero valutare strategie long in caso di ritracciamento sull’area di concentrazione di domanda espressa dai due livelli indicati precedentemente.
In particolare un ritorno in area 1.860-1.850 dollari (e conseguente segnale di forza) potrebbe dare il via all’implementazione di strategie di matrice rialzista. Posizioni in acquisto avrebbero spazio di manovra fino al prossimo ostacolo resistenziale rappresentato dal livello orizzontale a 1.933 dollari l’oncia.
La positività verrebbe meno con una violazione stabile dei 1.850 dollari l’oncia, mossa che dare spazio ai venditori per ritornare dapprima sul livello psicologico dei 1.800 dollari e successivamente a 1.765 dollari, prossimo livello di concentrazione di domanda. Vediamo ora la strategia e i livelli nel dettaglio.
Materie prime, Oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 1.860 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.850 dollari, mentre il target a 1.933 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22RFE4, leva 10 e prezzo ask a 19,362 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 17,982 euro, stop loss a 16,983 euro e target a 25,282 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 50 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22RFE4 per un controvalore di 970,35 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.264,10 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 849,15 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere i 1.681,18 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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