Dopo l’annuncio delle misure prese dalla BCE nella riunione di dicembre 2020, gli indici di Borsa del Vecchio Continente hanno iniziato a scendere. Come da attese i tassi non sono stati toccati, mentre il PEPP è stato ampliato di 500 miliardi di euro raggiungendo quota 1.850 miliardi.
La durata del programma è stata allungata fino a fine marzo 2022 ed è stata esteso il relativo piano di reinvestimento e rinnovo dei titoli accumulati con il programma fino a fine 2022. L’Eurotower ha anche previsto altre quattro aste TLTRO nel 2021, estendendo a fine giugno 2022 la finestra di tempo nella quale si applicano le condizioni più favorevoli.
Tra giugno e dicembre 2021 verranno eseguite altre tre operazioni. Fermo invece a 20 miliardi di euro al mese il programma di acquisto di titoli di Stato precedente al virus. Da un punto di vista grafico, le quotazioni dell’indice FTSE MIB stanno iniziando ad evidenziare una certa fatica dopo il rally messo a segno lo scorso novembre.
I prezzi hanno infatti dato vita ad una congestione nei pressi della resistenza orizzontale posta sulla soglia psicologica dei 22.000 punti e lasciata in eredità dai massimi del 7 agosto 2017. Interessante evidenziare come tra gli scorsi 27 e 30 novembre si sia formato un modello di Engulfing ribassista che non è ancora stato invalidato e che verrebbe confermato da un breakout della base della fase laterale in atto, a 21.870 punti.
Se ciò dovesse succedere, si potrebbe ipotizzare un allungo dei venditori anche fino alla zona compresa tra 21.145 e i 20.550 punti. L’arrivo a ridosso di quest’area permetterebbe ai prezzi di respirare e di riprendere il movimento rialzista in atto.
Al contrario, una salita sopra 22.300 punti permetterebbe di proseguire il rialzo in corso, con obiettivi intorno ai 23.000 punti in primis per poi passare a 24.650,8 punti, dove verrebbe effettuata la chiusura del gap down del 24 febbraio 2020.
Indice di Borsa FTSE MIB: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Da un punto di vista operativo, si potrebbero sfruttare discese al di sotto dei 21.860 punti per valutare strategie di natura short con stop loss a 22.300 punti e obiettivo a 21.300 punti. Per questo tipo di operatività si adatta il Certificato Turbo24 Short di IG con ISIN DE000A221P51, leva 5 e prezzo ask a 44,618 euro.
Sul Certificate, i livelli operativi sono: prezzo di entrata a 45,623 euro, stop loss a 41,223 euro e target a 51,223 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 20 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A221P51 per un controvalore di 912,46 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.024,46 euro. Se invece dovesse venire raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 824,46 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò i prezzi dell’indice dovranno raggiungere 26.324,26 punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate, evidenziato in giallo sul grafico.
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