La correlazione tra l'andamento del NASDAQ Composite e il rendimento dei titoli di Stato americani notoriamente è inversa: quanto più cresce il prezzo dei T-Bond (e quindi scende il rendimento), tanto più elevate sono le performance dell'indice tecnologico.
La ragione è dettata dal fatto che il listino americano è composto da titoli rappresentativi di società tecnologiche, tipicamente alla ricerca di risorse per finanziarie i loro investimenti da destinare alla crescita aziendale. Allo stesso tempo, i flussi reddituali futuri derivanti dagli investimenti aumenterebbero di valore scontando un tasso di attualizzazione più basso.
NASDAQ/T-Bond: una correlazione meno forte
Tale correlazione inversa negli ultimi tempi sembra tuttavia essersi smorzata. La dimostrazione si ha osservando l'andamento del NASDAQ dall'11 maggio, quando ha iniziato il suo rally, fino ad oggi, e confrontandolo con quello dell'ETF iShares 20+ Year Treasury Bond.
Nei primi 24 giorni entrambi si sono mossi nella stessa direzione, mostrando come l'aumento dei prezzi dei titoli di Stato, e quindi il calo dei rendimenti, abbiano spinto le quotazioni dei titoli dell'indice tecnologico.
A partire dall'11 giugno la correlazione è diventata negativa del 9,5%. Questo significa che quella tra la performance delle società tecnologiche e il rendimento delle obbligazioni si è trasformata in positiva. Tutto ciò naturalmente è un segnale interessante che certifica come gli assets non si muovano più di pari passo, sebbene un -9,5% non sia una grande percentuale.
NASDAQ: perché tassi non influenzano come prima
Quali possono essere le ragioni del cambiamento che abbiamo osservato? Al di là del valore statistico, vi sono un paio di considerazioni da fare. Innanzitutto, occorre osservare qual è la velocità a cui i rendimenti obbligazionari si muovono. Quando i cambiamenti sono lenti, il mercato fa meno fatica ad adeguarsi, viceversa allorché le variazioni sono repentine. Negli ultimi tempi il ritmo è stato più accelerato e di conseguenza l'adeguamento è stato più rapido.
In secondo luogo il mercato obbligazionario sta probabilmente inviando un segnale all'economia non molto confortante. Più precisamente, la crescita sta rallentando e a quel punto non vi è più distinzione tra titoli growth e titoli ciclici: tutti vengono influenzati allo stesso modo.
Questo in sostanza sarebbe uno spunto che aiuta a spiegare perché rendimenti dei Treasury Bond a 10 anni di 40 punti base più bassi rispetto a quelli di marzo non abbiano fatto impennare le quotazioni del NASDAQ, come magari ci si poteva aspettare.