Lo scontro tra i leader europei sul fronte della risposta alle sfide poste dal Coronavirus ha portato a inevitabili vendite quest’oggi sui principali indici di Borsa europei. In questo clima che vede l’Italia capeggiare il fronte della rivolta contro l’egemonia tedesca, il nostro FTSE Mib fa segnare una flessione del 3,32% a 16.792,29 punti.
Analisi tecnica: il quadro grafico del FTSE Mib
Le vendite odierne sembrano aver interrotto le possibilità di un ulteriore rimbalzo da parte dell’indice di riferimento di Borsa Italiana. In questa direzione vanno diversi elementi tecnici. I massimi intraday della seduta del 25 marzo hanno rappresentato il pullback millimetrico dei supporti statici espressi dal minimo del 27 dicembre 2018 a 17.800 punti. Non si tratta di un livello qualsiasi: i low di quel giorno segnarono la fine della turbolenza sui mercati finanziari che aveva caratterizzato l’ultimo trimestre del 2018 e da lì prese il via il rialzo di tutte le Borse internazionali del 2019. Oltre a questo aspetto tecnico/emotivo, vi sono altri elementi che portano ad avere una visione non particolarmente rosea per le quotazioni del FTSE Mib per questa e le prossime sedute. Nello specifico, la violazione dei minimi di ieri a 16.834 punti sono un primo campanello d’allarme. Il secondo scatterebbe con il cedimento dei supporti espressi dal low del 25 marzo a 16580 punti: la candela di quella seduta è un doji, classica candela di indecisione tra compratori e venditori. Romperla al ribasso vorrebbe dire che a dominare il mercato sono gli orsi. Essendo l’ultima seduta dell’ottava, risulta utile anche analizzare il grafico con un timeframe settimanale. Escludendo la settimana in corso, che allo stato attuale contribuisce comunque a confermare il pattern, le candele lasciate in eredità dalle precedenti due settimane di Borsa appaiono un modello di price action interessante. La volatilità del periodo, le incertezze politiche e la volontà di testare la solidità dei recenti minimi di periodo potrebbero essere delle leve capaci di spingere il naturale pullback del segnale rialzista generato questa settimana con l’accelerazione oltre le resistenze di area 16.180 punti più in profondità. La soglia psicologica dei 15mila punti appare dunque un target plausibile.
Strategia operativa: livelli di trading sul FTSE Mib
In base a quanto evidenziato nell’analisi è dunque possibile sfruttare la debolezza del nostro indice per sviluppare strategie di trading ribassiste. Ingressi short in corrispondenza dei 16.800 punti del nostro FTSE Mib consentirebbero di individuare un primo target intermedio a 15.900 punti e successivamente un secondo obiettivo finale a 15.060 punti. Lo stop di questa strategia si avrebbe con un ritorno delle quotazioni sopra i 17.390 punti.