Le minute della Bank of Japan hanno confermano la politica monetaria ultra accomodante dell’istituto, che va in direzione contraria rispetto a quella delle altre principali Banche centrali mondiali. Nei verbali dell'ultima riunione si legge che gli esponenti della Banca centrale nipponica concordano sulla necessità di impegnarsi ad adottare anche ulteriori manovre di politica monetaria espansiva, nel caso in cui ciò fosse necessario, “senza alcuna esitazione”.
BoJ ultra dovish: per la Banca centrale il problema è un’inflazione troppo bassa
Un componente della BoJ ha evidenziato che la politica espansiva deve essere mantenuta al fine di blindare l’economia del Paese dall’aumento dei costi delle materie prime, alimentato dalla guerra in Ucraina. Aumento che non viene visto come minaccia al rialzo per l’inflazione, ma come fattore che rischia di compromettere un’economia che deve ancora riprendersi dagli effetti dell’ultima ondata di Covid-19.
Nel caso del Giappone, contrariamente a quanto sta accadendo per i Paesi occidentali, il problema rimane l’inflazione troppo bassa. Dalle minute è emesso anche che la Banca centrale giapponese non deve guardare al trend delle commodities o del Forex, ma all’impatto che questi asset hanno sull’economia e sui prezzi.
Nell’ultima riunione di giugno, la Bank of Japan ha reiterato “l’impegno a mantenere i tassi ai livelli attuali o anche più bassi“. Facendo riferimento al recente tonfo dello yen – al minimo dal 1998 sul dollaro USA, e alle ripercussioni che potrebbe avere sull’economia, la Bank of Japan ha detto a giugno che “monitorerà attentamente” l’impatto delle oscillazioni dei rapporti di cambio sui fondamentali economici. Vediamo ora come operare sul USD/JPY.
Forex, USD/JPY: Yen da “strong sell”, come operare secondo l’analisi tecnica?
Il quadro tecnico di USD/JPY è evidentemente impostato al rialzo dai minimi registrati a dicembre 2020 in area 102,50. Vista la struttura tecnica ascendente, eventuali correzioni potrebbero essere sfruttate per entrare a mercato in direzione del trend dominante.
A tal proposito è importante evidenziare l’area supportiva a 131,60-131,20, zona nella quale eventuali segnali di forza potrebbero dare il via a strategie di matrice rialzista. Nella stessa area al momento transita anche la media mobile semplice a 50 giorni, che ha funzionato bene come supporto dinamico durante l’ultima ottava di maggio 2022.
Una violazione di area 126 darebbe il primo segnale di deterioramento del trend rialzista in essere, dando la possibilità di operare in ottica short fino all’importante area di concentrazione di domanda compresa tra 116 e 113,50.