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La liquidità immessa sul mercato dalla BCE ed i piani di aiuto degli stati (soprattutto quello tedesco) hanno dato respiro alle valute dell'Est Europa
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Zloty polacco, Fiorino ungherese e Corona ceca aspettano con grande trepidazione le decisioni sul Recovery Fund
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Le tre valute si sono posizionate sulle rispettive medie mobili a 200 giorni. Basterebbe un incidente di percorso politico per smontare questo ottimismo
Osservando le tre principali valute dell’Est Europa ci rendiamo conto come più o meno tutte quante si stanno muovendo in modo analogo e tutte quante stanno sollecitando l’importante supporto offerto dalla media mobile a 200 giorni.
Zloty polacco, Corona ceca e Fiorino ungherese sono fresche reduci da una debolezza estrema vissuta nel mese di marzo in cui la fuga degli investitori da fondi e ETF emergenti ha creato ghiotte opportunità di investimento. Adesso il recupero possiamo dire essere completo con il rischio che tutte le news positive sono alle spalle.
Uno dei motivi che ha spinto queste ricoperture sulle valute dell’Est Europa è stata la rinnovata fiducia riposta da trader e investitori nelle misure messe in campo da BCE e Commissione Europea combinate agli stimoli molto importanti e vigorosi dati soprattutto dal Governo tedesco, il partner economico principale di questa area centro orientale dell’Europa. Il Recovery Fund da 750 miliardi di Euro ha creato poi nuove aspettative all’interno di una UE della quale fanno parte anche questi tre Paesi.
In Repubblica Ceca la disoccupazione rimane incredibilmente bassa al 3.6% complici anche le misure anti Covid messe in campo da Praga per evitare licenziamenti. Gli analisti si aspettano comunque una crescita al 5% ma è evidente che stiamo parlando di un valore ancora da “ripresa” economica.
Tecnicamente EurCzk ha preso la strada del ribasso dopo aver tentato ad inizio aprile una salita oltre quota 28. Area 26, dove troviamo media mobile a 200 giorni e massimi del 2018-2019, è l’area di supporto più corposa sulla quale andare long.
EurHuf dal minimo storico di 370 è sceso fino a 345 e guarda a 341 come quel livello dinamico che negli ultimi 12 mesi ha sempre arginato il ribasso. Domani la banca centrale deciderà se mantenere invariati i tassi a 0,90%.
Infine EurPln, uno dei miei preferiti come sapete, ancora una volta ha dato la possibilità ai trader di andare short sopra 4.50 rivedendo tornare il cross sotto 4.40. Questo livello è critico visto che anche in questo caso i massimi del 2018 e 2019 agiscono da supporto.
Tutte e tre queste valute stanno vivendo la medesima condizione tecnica e per questo è sufficiente scommettere sullo short di una delle tre (lo Zloty è il più liquido, il Fiorino il più speculativo) confidando nell’effetto buy rumors sell news. Se anche solo qualcosa dovesse andare storto all’interno della UE nelle trattative per il Recovery Fund queste tre sentinelle sarebbero le prime a soffrire.