Salve a tutti amici di Investire.biz. Una settimana all'insegna del movimento e della volatilità l'ultima trascorsa sui mercati in generale, specialmente per il mercato del Forex. Abbiamo assistito a importanti rotture di livelli settimanali e ad un generale aumento della volatilità. Andiamo a vedere più nello specifico cosa è successo:
EUR/USD
Chiude in ribasso la coppia più scambiata di tutte, segnando un -1,77% e con una volatilità dello 0,63%. Sul piano tecnico ci troviamo di fronte alla rottura di un'area di compressione che va da area 1,1900 a 1,1750 circa, all'interno della quali i prezzi hanno veleggiato per circa 7 settimane. La violazione al ribasso di questa zona potrebbe portare ad un forte deprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro, dando prospettive davvero pessimistiche riguardo al potenziale obiettivo delle quotazioni. A tal proposito, potremmo aspettarci un raggiungimento dell'intorno a 1,15.
GBP/USD
Debolezza anche in casa inglese per la sterlina. Il Cable ha chiuso l'ottava segnando una performance negativa del -1,31% e con una volatilità dello 0,93%. A livello tecnico è possibile identificare la rottura della trendline ascendente disegnata sul grafico settimanale e che accompagna la sterlina nella sua salita dai minimi di inizio marzo. Il breakout in considerazione è confermato da un pattern di Engulfing ribassista, altro segno di una probabile discesa delle quotazioni nella prossima settimana con un possibile primo nodo volumetrico situato in area 1,2500.
AUD/USD
In forte ribasso AUD/USD che chiude la settimana segnando un -3,55% con una volatilità dell'1,15%. Già da questi dati si può capire che qualcosa di grosso è successo: sul piano tecnico è avvenuta una forte rottura dell'area di compressione situata tra area 0,7175 e 0,7350, la quale ha portato i prezzi fino a toccare la resistenza situata a 0,7010 circa, che non è stata ancora rotta al ribasso.
NZD/USD
Si tinge di rosso anche il dollaro neozelandese di fronte alla grandissima potenza di fuoco sprigionata in questa settimana dal dollaro americano, con il cambio NZD/USD che segna un -3,20% e una volatilità dello 0,98%. Poco chiara la situazione sul piano tecnico se non che le quotazioni hanno tentato di reagire a ridosso della resistenza situata in area 0,6500 circa.
USD/CAD
Positivo il cambio USD/CAD il quale segna un rialzo del +0,56%. Le quotazioni si sono fermate sul punto chiave e nodo volumetrico in area 1,34 circa. Da qui i prezzi potrebbero riprendere la loro corsa al ribasso.
USD/JPY
Concludiamo infine con USD/JPY, il quale chiude con un rialzo del +0,98% e con una volatilità dello 0,44%. Poco chiaro lo scenario sul piano tecnico anche se resta un trend di fondo decisamente ribassista per il lungo periodo.
Augurandovi a tutti buon trading vi saluto.