Il peso messicano è stato una delle sorprese del 2022 assieme al real brasiliano. Il vantaggio di rendimento acquisito nel corso dell’anno grazie alle pronte manovre di politica monetaria per fronteggiare l’inflazione, hanno garantito al peso un flusso costante di investimenti da parte dei gestori di fondi internazionali alla caccia di alte remunerazioni da reddito fisso.
Quei rendimenti che MXN è stato in grado di garantire sia sul fronte dei flussi cedolari prossimi al 10%, sia per quello che riguarda la rivalutazione del cambio arrivata a superare anch’essa il 10%.
Con un ritorno total return del 20% il peso messicano ha decisamente agito da perfetto decorrelatore rispetto a mercati azionari in ribasso. Lo stesso si può dire anche nel confronto con i mercati obbligazionari tradizionali anche se in questo caso il vantaggio cedolare sulla carta messicana sarebbe stato acquisito solo investendo in strumenti monetari a breve scadenze.
Come per il real brasiliano la sensazione è quella di un mercato che ha preso profitto dalle due divise più remunerative in termini di performance total return nel 2022 sul timore che le banche centrali nella seconda parte del 2023 cominceranno a tagliare il costo del denaro. Il percorso di rientro dell’inflazione è più avanti rispetto ad altre parti del globo e come sempre i mercati ragionano sulle aspettative.
USD/MXN: c'è ancora spazio per i tori
Più probabile in Brasile una riduzione dei tassi, ancora incerta l’evoluzione in Messico dove il ridimensionamento dell’inflazione appare ancora poco consistente. La banca centrale messicana ha rilasciato ad inizio gennaio i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria che ha visto i tassi salire al 10,5%. Confermata la volontà di agire ancora con un ritocco di 50 punti base il 9 febbraio prima di una pausa necessaria per valutare gli effetti su inflazione e crescita.
EUR/MXN ha avvicinato quella zona di prezzo di area 21,5 utile per rientrare lunghi di MXN in un contesto di strategia trend follower. Purtroppo il mercato non ha offerto grandi possibilità svoltando rapidamente verso il basso.
USD/MXN a sua volta ha concesso una bella finestra di ingresso ai ritardatari andando a testare la down trend line che guidava il ribasso da dicembre 2021. Rapidissima la ripresa del peso.
Praticamente rimarginata la ferita che si era aperta con la pandemia. USD/MXN infatti prezzava a 18,5 prima dello scoppio del Covid a livello globale e per questo possiamo dire che questa zona giustamente è da considerare un solido supporto.
Fino a quando però i prezzi non torneranno a valicare la quota psicologia di 20 MXN per USD rimanere lunghi di peso appare un’opzione praticabile. Anche e soprattutto per rimanere in trend e sfruttare il generoso carry di rendimento che, per tutto l’inizio del 2023, sembra non essere a rischio di estinzione.