Vendere Nok e comprare Sek. Potrebbe essere questo un trade che si sta nuovamente affacciando per i trader che cercano occasioni su cross valutari poco pubblicizzati ma tutto sommato discretamente liquidi. Non siamo di fronte a valute esotiche dove il rischio di volatilità è sempre dietro l’angolo, ma piuttosto a due valute scandinave che si sono comportate molto bene negli ultimi tempi. Per motivi diversi.
La divisa norvegese grazie al rally del petrolio capace di riportarsi sopra i 40 $ al barile, quella svedese per un generale risk on sui mercati abbinato alla caccia di rendimento. E siccome tra le valute occidentali il tasso zero della Svezia permette di ottenere rendimenti reali positivi a differenza dei tassi negativi offerti da Svizzera, Euro e UK, ecco che la Corona svedese è stata finora ben apprezzata.
Nel rapporto con la Norvegia nuovi minimi si sono visti nel cross NokSek che analizzerò oggi, low che vedono proprio i tassi reali al centro della scena. La Norvegia infatti ha tassi di inflazione ben superiori allo zero dei tassi ufficiali generando così rendimenti reali tra i più negativi del mondo occidentale. Solitamente questa assenza di premio non trova gradimento tra gli investitori.
Da parte sua la Svezia ha una deflazione che mette il segno più davanti ai tassi reali. Ecco che quindi il cross NokSek si candida per il momento ad essere uno short naturale quando va ad interessare certe resistenze di rilievo. Come sta facendo ora. A questo si aggiunge anche il fatto che la banca centrale norvegese ha già dichiarato che i tassi di interesse non verranno alzati nel 2021.
Inoltre, essendo la Corona norvegese una delle valute a più alto beta (ovvero sensibilità rispetto ai mercati azionari) dell’intero lotto delle valute occidentali finora ha goduto della benevolenza di borse decisamente ben impostate. Dopo lo sprofondo a 0.85 nel mese più acuto della prima ondata di pandemia, il crosso tra le Corona norvegese e quella svedese ha avviato un rimbalzo che per ben due volte ha trovato l’opposizione della media mobile a 200 giorni.
Quasi un doppio massimo si è andato a formare, con 0.95 a fare da supporto decisivo da abbattere per effettivamente chiamare questo tipo di figura. Un evento che di fatto non è però ancora arrivato favorendo al contrario un rimbalzo che di nuovo sta puntando la media mobile a 200 giorni.
Due le strategie se si crede nel detto trend is your friends. O si attende il test della media mobile a 0.976 e si entra short qui o si entra short al nuovo tentativo di sfondare 0.95. A quel punto obiettivo 0.90. Due strategie diverse. Più conservativa la prima vista anche la vicinanza dello stop loss (possiamo indicare la parità per avere un risk reward ampiamente superiore a 1), più aggressiva la seconda con un potenziale beneficio che però diventa molto simile al rischio.