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La corsa alla Casa Bianca è già cominciata e il sorpasso di Biden ai danni di Trump nei sondaggi sta favorendo il recupero di molti asset emergenti
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Il Messico appare una dei Paesi che potrebbero essere più favoriti dalla vittoria democratica
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Il Peso messicano vanta dei tassi reali ancora molto positivi e continua ad esercitare un certo appeal tra gli investitori
I più attenti osservatori avranno notato come il Mondo emergente equity (ma non solo) nelle ultime settimane ha ricevuto un forte apprezzamento da parte degli investitori. Il Dollaro in indebolimento e i sondaggi che vedono Joe Biden in vantaggio su Donald Trump in vista delle prossime elezioni presidenziali stanno favorendo un ritorno dei flussi. Analogo discorso lo vediamo nel Mondo delle commodity e sulle valute correlate delle quali abbiamo ampiamente parlato nei giorni scorsi.
Lo stesso movimento di repricing è avvenuto sugli asset cinesi, azionario e valutario con il Renminbi ritornato sotto quota 7 contro Dollaro. Un quadro di rapporti bilaterali meno teso, più aperto al dialogo, con una maggiore apertura verso il commercio internazionale (questo lo scenario che teoricamente si prospetta con Biden Presidente) favorirebbe asset decisamente bastonati negli ultimi anni.
A livello valutario a tal proposito c’è una valuta dai fondamentali solidi ed estremamente dipendente dall’economia americana che potrebbe trarre beneficio dalla vittoria di Biden. Sto parlando del Messico e della sua divisa, il Peso.
Dopo aver sfiorato un massimo vicino a quota 26 nel sell off di marzo, UsdMxn è sceso in modo molto deciso andando a toccare in modo preciso i supporti offerti dai massimi del 2018 di 21,5. Poi il rimbalzo che sembra però già essersi spento. Al netto di una stagionalità sfavorevole nel mese di agosto, non mi sento di escludere una potenziale discesa del cambio fino ad area 19 dove passano i supporti di lungo periodo.
Dal punto di vista tecnico qui la seconda gamba correttiva eguaglierebbe la prima rendendo ancora più interessante il target. Ma ci sono anche motivazioni fondamentali che dovrebbero permettere al Peso di proseguire nel suo rafforzamento qualora il mercato continuasse ad essere Biden oriented.
Pur avendo abbassato i tassi di interesse, il Messico infatti offre ancora rendimenti reali tra i più alti del Mondo emergente. L’inflazione è bassa e sotto controllo, le riserve valutarie sono adeguate e ai livelli più alti dal 2015, il debito non eccessivo.
Naturalmente gli impatti economici del Covid-19 saranno importanti anche per il Messico con il Governo locale che prevede un calo della crescita nell’ordine del 9,2%. I tassi reali ampiamente positivi offrono la possibilità alla banca centrale di tagliare ancora il costo del denaro di 50 punti base ad agosto secondo le stime di Citigroup, senza però danneggiare l’appetibilità in termini di reddito fisso e valuta visto che gli altri competitor emergenti (vedi ad esempio Brasile) stanno probabilmente già raschiando il fondo del barile della politica monetaria con i tassi ai minimi di sempre.
Tutte motivazioni che naturalmente verrebbero annullate in caso di vittoria, o sarebbe meglio dire conferma, di Trump alle prossime elezioni. Al momento questo evento viene considerato meno possibile rispetto a qualche mese fa e gli effetti benefici sui mercati li vediamo. Andare sul Peso messicano significherebbe puntare sulla certezza che sarà Biden il prossimo inquilino alla Casa Bianca. Vedremo se la scommesse si rivelerà vincente..