Il rand sudafricano è risultata la migliore valuta emergente assieme al rublo russo nel corso del 2021. Sembrano essersene accorti anche gli investitori che hanno deciso di prendere un po' di profitto dopo la corsa al rialzo.
La scorsa settimana la divisa è risultata però la peggiore rispetto a euro. Essendo tradizionalmente una currency a beta maggiore di 1, ovvero molto più sensibile di altre ai movimenti dei mercati azionari, le prese di beneficio che hanno coinvolto Wall Street hanno preso di mira anche il rand.
A questo si è aggiunto anche il downgrade da parte degli strategist di JP Morgan. Tra i fattori citati come fonte di potenziale vulnerabilità del rand la banca d'affari indica appunto l’eccessiva forza relativa delle ultime settimane verso le altre valute emergenti, la crisi pandemica e una situazione di competitività misurata dal term of trades che sta cominciando a svoltare verso il basso.
Rand sudafricano: i fattori che hanno guidato il rialzo
In questi casi vale anche la pena analizzare quelli che sono i fattori positivi che hanno trainato il rand finora. Sicuramente il carry trade, ovvero il rendimento in eccesso offerto dai bond in valuta locale rispetto ai titoli free risk americani o tedeschi.
A questo si aggiunge il persistere nel rialzo dei prezzi delle materie prime in generale. La bilancia delle partite correnti che ha chiuso anche il secondo trimestre in positivo. Un segnale di forza ma allo stesso tempo che nasconde come la domanda interna in Sudafrica sia in costante rallentamento con una crescita delle importazioni più contenuta rispetto alla dinamica dell’export.
In termini di valutazioni complessive gli analisti indicano come sostanzialmente neutrale quella del rand se ragioniamo in termini di parità dei poteri d’acquisto.
USD/ZAR: analisi tecnica e livelli di trading
Andiamo adesso all’analisi tecnica di USD/ZAR perché sta cominciando a sorgere un’anomalia inquietante (per chi è investito in Borsa). Nel corso del 2021 i prezzi hanno sfondato al ribasso la media mobile a 200 giorni con quella più veloce che per ora ha solo accarezzato il supporto più lungo senza romperlo, come nel 2018.
Quell’anno ce lo ricordiamo perché la sua parte finale fu caratterizzata da un velocissimo calo dei mercati nell’ordine di quasi il 20% in un paio di mesi. Potremmo essere di fronte ad un alert simile da parte del rand?
La configurazione assunta dalle quotazioni assomiglia a quella di un testa e spalle rialzista che al superamento di 15,3 formalizzerebbe una figura di inversione in grado di proiettare in alto i corsi. Sarebbe quello il segnale di alleggerimento prudenziale da attuare sul mercato azionario, solitamente ben correlato all’andamento del rand.