Nell’ultimo articolo del 20 settembre avevo indicato le condizioni operative per valutare strategie long su EUR/JPY. Il mio sospetto di una figura tecnica rialzista in formazione con tante similitudini con quella registrata a fine 2020 si è rivelato fondato.
Il mercato è andato a disegnare è stato un doppio minimo a 128: due tentativi marginali di violare la media mobile a 200 giorni con un terzo arrivato qualche giorno fa. Poi la reazione dirompente con sei sedute consecutive di rialzo che hanno perforato la resistenza di 130,7. A questo punto l’obiettivo si sposterebbe verso 133,5/134 dove si posiziona il massimo di giugno.
Yen: i motivi della debolezza
Diverse le motivazioni alla base di questa debolezza della divisa nipponica. Sicuramente l’incertezza politica in vista delle elezioni pesa sullo yen. Le elezioni sono previste per il 31 ottobre. Il papabile Premier Kishida ha in questo momento il più basso tasso di approvazione presso gli elettori dai tempi della Grande Crisi Finanziaria.
Altro motivo che rema contro lo yen è Il rialzo dei prezzi delle materie prime, energia in primis, vista la dipendenza del Giappone dall’import di commodity. Se da una parte l’inflazione importata può essere vista positivamente, dall’altro l’erosione del potere d’acquisto dei consumatori nipponici rischia di rallentare la ripresa.
Quello che però gli investitori stanno cominciando a prezzare anche sul cambio USD/JPY è una fase di allargamento dello spread tra titoli di Stato americani e giapponesi. Il premio offerto dai Treasury americani sulle scadenze a 10 anni è passato dai 60 punti base di gennaio agli oltre 150 di oggi.
USD/JPY ed EUR/JPY: analisi tecnica e livelli di trading
Proprio su USD/JPY si stanno approssimando livelli tecnici di resistenza che fanno tremare i polsi degli investitori di lungo periodo. Superata la trendline ribassista che scendeva dal 2015 si sono aperte le porte verso un’altra linea di tendenza che domina addirittura dagli anni ’90.
Pensare all’inversione di un trend che regge da oltre 30 anni appare in questo momento prematuro, anche perché molto probabilmente coinciderebbe con cambio epocale di tendenza anche nell’inclinazione dominante dei tassi dagli anni ’70 a oggi.
Guardiamo ora al cross EUR/JPY con l'analisi Ichimoku. L’avvicinamento alla nuvola di supporto è stato il trampolino di lancio che ha permesso ai prezzi di formalizzare il doppio minimo e rilanciare l’azione. Quando otteniamo la conferma di una tendenza non resta che cavalcare l’onda o cercare il punto migliore di ingresso.
Per chi non ha seguito l’indicazione di ingresso del precedente articolo basato sul break della resistenza, il consiglio è quello di monitorare la media mobile a 20 giorni (ora a 130) e valutare un ingresso long sul ritorno di EUR/JPY su questi livelli.