Quello che sembrava un trend senza grandi ostacoli inciampa sull’affaire AstraZeneca. La sterlina appare correlata all’andamento del piano vaccinale che ha permesso di somministrare oltre 40 milioni di dosi. Secondo la University College London è ormai a tiro il 75% di prime dosi iniettate, potenziale soglia per il raggiungimento dell’immunità di gregge, ma anche a quella che sembra una vera e propria telenovela.
Stiamo parlando degli effetti collaterali del siero e di tutti i ritardi che sta provocando nei piani vaccinali di mezza Europa. Alcuni stati dal Vecchio Continente si rifiutano di utilizzarlo, altri mettono limiti di età, la stessa EMA consiglia di tener conto dell’anagrafe in quanto ha sperimentato che qualche legame tra vaccino e rischio trombosi è presente.
Sterlina: ecco i motivi del rialzo
Mentre l’azione della società anglo svedese continua a rimanere in prossimità dei minimi da luglio 2020, la sterlina, o meglio coloro che finora erano compratori netti di Pound, ha deciso di sfruttare le incertezze del farmaco domestico per riprendere fiato.
I motivi che finora hanno spinto la sterlina sembrano abbastanza semplici. Vaccinazione di massa più veloce di altri, quindi riaperture, ripresa economica più veloce, inflazione e tassi in rialzo più rapidamente di altre aree economiche. E come si sa gli investitori obbligazionari e valutari sono molto sensibili alla remunerazione cedolare. Sappiamo però anche che i mercati scontano in anticipo gli eventi e quindi è probabile che molto dell’ottimismo sta già nei prezzi.
EUR/GBP e GBP/USD: analisi tecnica e strategie operative
EUR/GBP non è andato molto lontano da quella zona di supporto di area 0,83 che da tempo fa da floor all’ampio range partito dopo il referendum della Brexit nel 2016. L’eccesso di ottimismo ha quindi innescato un rimbalzo che nel più classico dei pullback potrebbe adesso convergere verso un’area di resistenza in grado di offrire ai trader una seconda opportunità di ingresso dopo quella di inizio anno.
Il cross ha guadagnato in una manciata di sedute 0,86. Il livello da monitorare è quell’area 0,89 dove confluiscono una serie di proiezioni di resistenza. Qui le quotazioni troveranno i ripetuti minimi di fine 2020 e la media mobile a 200 giorni che fino a gennaio 2021 ha contenuto con abilità i tentativi di sfondamento verso il basso. Un ipotetico ritorno verso 0,89 sarebbe da sfruttare per incrementare il long sterlina.
Uno scenario simile lo ritroviamo anche per GBP/USD. Il Cable sta scivolando verso la media mobile a 200 giorni che a sua volta passa esattamente dove si posizionano i massimi di marzo, dicembre 2019 e settembre 2020. Anche in questo caso i trader farebbero meglio a piazzare fin da ora un ordine long dalle parti di 1,35.