In questi primi tre mesi del 2021 l’euro ha perso terreno verso tante divise e lo ha fatto con percentuali comprese tra il 3% e il 5%. Il primo posto è una lotta a due tra oil currency come dollaro canadese e corona norvegese con in mezzo la sterlina inglese e il rand sudafricano.
Tre divise sono esposte al ciclo delle materie prime e quindi ripresa economica globale e rally nei prezzi delle commodity hanno sostenuto la forza delle valute, una come la sterlina è invece avvantaggiata dalla corsa ai vaccini che vede il Regno Unito decisamente in testa.
Poco dietro troviamo dollaro americano, renmimbi cinese e rupia indiana a conferma di come il mercato stia scommettendo su una vigorosa ripresa economica anche nel mondo emergente. A rotazione nelle ultime settimane abbiamo parlato di ciascuna di queste divise ma oggi vorrei focalizzarmi sullo stupefacente rand sudafricano.
USD/ZAR: i motivi del rialzo e i livelli da monitorare
Il rand sudafricano è una delle poche divise che ha saputo tenere testa al dollaro americano guadagnando terreno. USD/ZAR è ai livelli di inizio anno ma ovviamente il carry trade ha portato in dote un rendimento positivo. Quello che però è molto interessante è stato il comportamento del cambio a ridosso di 15,6.
Come vediamo dal grafico per ben due volte il mercato quest’anno ha stoppato qui la sua azione e considerando che da queste parti passa la media mobile a 200 giorni e la trendline ribassista che guida il ribala discesa da marzo 2020, il comportamento del rand è significativo e soprattutto un segnale di forza.
Secondo la Banca centrale sudafricana la moneta del Paese è ancora sottovalutata. Nell’ultimo meeting di politica monetaria la forward guidance, ovvero la linea guida espressa dall'istituto ha indicato che il ciclo di ribasso dei tassi è finito.
Due sono i rialzi previsti dalla SARB nel 2021. Il primo nel secondo trimestre di 25 punti base, il secondo sempre di 25 punti base nell’ultima parte dell’anno. Costo del denaro che dovrebbero salire al 4% nel corso del 2021 rincorrendo un’inflazione fluttuante attorno al 4,5% nel corso dell’anno corrente.
La crescita economica rimane invece fiacca. Il primo trimestre 2021 dovrebbe chiudersi con un calo del PIL dello 0,2%, preludio ad un rimbalzo che dovrebbe culminare con una crescita di poco inferiore al 4%. Se al rialzo dei tassi di interesse dovesse combinarsi un raffreddamento dell’inflazione ecco che per il rand potrebbe manifestarsi uno scenario estremamente positivo.
A quel punto lo sfondamento di quel livello di 14,40 che da dicembre frena le velleità del rand potrebbe provocare una nuova corsa agli acquisti di divisa sudafricana con primo target 13,50 zona di transito della linea di tendenza ascendete che guida il rialzo di USD/ZAR dal 2011.