Uno dei rapporti di cambio che i trader del mondo Forex utilizzando come proxy alla volatilità del mercato azionario è certamente USD/ZAR. Il Sud Africa è uno dei Paesi emergenti a più alto tasso di emissioni obbligazionarie in valuta locale.
Diversi investitori, dagli Stati Uniti al Giappone fino all’Europa, utilizzano a piene mani questi strumenti per cercare di dare brio a quella componente a reddito fisso particolarmente deficitaria di rendimento in buona parte del mondo occidentale.
Avevo già scritto a metà novembre sull’importanza del supporto di USD/ZAR in area 15. Bene ci siamo arrivati e se volessimo allargare il tema a cross particolarmente intriganti e speculativi (vedi ZAR/JPY) le opportunità di sfruttare un ritracciamento del Rand ci sono tutte.
Il Sud Africa sta godendo a livello valutario un mix di compressione della volatilità combinato ad un appetito per il rischio aumentato in seguito all’ottimismo per l’avvento del vaccino anti-Covid a livello globale.
La Nazione continua poi a sfruttare l’appeal dei rendimenti reali positivi offerti dai bond domestici, ma attenzione perché il costo dell’aumento sull’indebitamento sudafricano peserà sui giudizi futuri delle agenzie di rating.
Già non investment grade oggi, il rating sudafricano è sotto outlook negativo da parte di Moody’s ed un ulteriore declassamento offrirebbe la sponda ai mercati per prendere profitto. Il deficit creato durante la crisi pandemica è imponente ed il debito rapportato al PIL è in costante salita.
Difficile che i tassi possano salire a breve, ma naturalmente servirà una crescita economica ben più vigorosa di quella prevista per rifinanziare il debito. E qui sta il problema, perché il Sud Africa è condannato alla ripresa globale nel 2021, soprattutto quella proveniente da quel mondo emergente collegato alla Cina e a tutto il mondo delle materie prime, la risorsa più importante per il Paese.
USD/ZAR: analisi tecnica e strategie operative
Ma torniamo al nostro USD/ZAR. Come vediamo dal grafico proprio negli ultimi giorni i prezzi hanno colpito in modo esemplare il supporto di area 15 sul quale transita la trendline rialzista in essere dal 2018. A questo aggiungiamo pure anche un ipervenduto in vistosa divergenza con il prezzo.
A dire il vero la possibilità di uno sfondamento temporaneo di 15 potrebbe anche essere messo in preventivo con un allungo fino a 14,80 dove le due gambe di ribasso 2020 si eguaglierebbero in ampiezza, ma sono scettico al riguardo.
Ovvio che il Dollaro può invertire la sua tendenza pluriennale al rafforzamento (anche contro Euro ed altre valute), ma un’occasione così ghiotta è a mio modo di vedere da sfruttare. Posizionando stop ravvicinati un rimbalzo potrebbe avere un potenziale notevole con obiettivo quota 16.