Del real brasiliano avevo parlato a fine gennaio in questo articolo. Da allora la divisa sudamericana ha perso per strada parecchie posizioni toccando un minimo storico contro euro a 7 pochi giorni fa. La sfiducia dei mercati nel Governo Bolsonaro dopo il licenziamento dell'Amministratore Delegato di Petrobras, la società petrolifera parastatale, è salita alle stelle.
A questo si è aggiunto un nuovo peggioramento del quadro pandemico nel Paese coinciso con un balzo del tasso di inflazione. Il timore è che un mix tossico di spesa pubblica da clima pre elettorale (il rapporto debito/PIL del Brasile sta puntando area 100%)e tassi bloccati ai minimi storici (2%) troppo a lungo, possa surriscaldare eccessivamente l’economia brasiliana alla base del nuovo sell-off sul real.
A questo punto si guarda con grande attenzione al prossimo meeting di politica monetaria del 17 marzo per vedere se, come si aspettano i mercati, il Selic Rate verrà alzato da 2% a 2,5% nel tentativo di arginare un’inflazione balzata al 5,2% nel mese di febbraio.
Real brasiliano: analisi tecnica e livelli trading
Interessante l’evoluzione tecnica vista su EUR/BRL da qualche giorno probabilmente basato sulla scommessa dei mercati che i tassi verranno alzati dando nuova attrattività al real. Toccato il punto massimo di svalutazione contro euro a quota 7, i prezzi hanno bruscamente virato chiudendo la settimana con un doppio massimo violando 6,70, il baricentro di questa figura.
L'obiettivo del modello è ora individuato a 6,40, supporto decisivo anche per il transito della media mobile a 200 giorni. Quando in analisi tecnica si assiste all’uscita temporanea da un range seguita da un precipitoso rientro all’interno del canale come in questo caso, viene formalizzata una trappola per tori (se al rialzo) o per orsi (se al ribasso).
Questo movimento solitamente si trasforma in un impulso di direzione opposta anche vigoroso, che mira ad andare a testare la parete inferiore del canale. Per questo motivo non escludo una discesa fino ai supporti di area 6,10 nelle prossime settimane. Altro interessante trade che si potrebbe attivare per sfruttare l’eventuale ripresa del real è andare lunghi di valuta brasiliana e corti di rublo russo.
Il secondo grafico infatti mostra il cross BRL/RUB. A 12,3 questo cross ha di fatto realizzato un doppio minimo con l’estrema debolezza della divisa brasiliana che non è però andata oltre il già depresso livello di maggio. Considerando che proprio in questi giorni EUR/RUB si è appoggiato sulla media mobile a 200 giorni godendo del massimo beneficio legato al rialzo del petrolio, un arbitraggio qui pare sensato. Obiettivo 14 rubli per real, ovvero la zona che accorpa i top testati ripetutamente nel corso del 2020.