• NOK/SEK è da sempre un cross molto interessante per gli appassionati di analisi tecnica;
• Dinamiche grafiche da manuale contraddistinguo un trend bearish che sfondata al ribasso la parità potrebbe favorire un’ulteriore discesa fino a 0,90;
• Ad avvantaggiare la divisa svedese una crescita più vigorosa e tassi reali più alti
Cross un po’ particolare quello che vede protagoniste le due valute scandinave Nok e Sek. Corona norvegese e Corona svedese hanno una storia antica e questo appare ovvio alla luce degli intensi scambi commerciali che ci sono tra Norvegia e Svezia. NOK/SEK è un rapporto di cambio anche divertente per i trader con disegni tecnici molto spesso talmente precisi da essere dei candidati autorevoli per i manuali di analisi tecnica.
Il valore medio degli ultimi 30 anni di NOK/SEK è stato di 1,10 con la valuta norvegese in trend di rafforzamento fino al 2009, quando il mondo è cambiato. Il petrolio ha cominciato a veder scendere gradualmente le sue quotazioni (e la Norvegia è uno dei principali Paesi produttori al mondo di greggio), mentre la tecnologia si è ripresa quel palcoscenico abbandonato nel 2000 (la Svezia è uno dei paesi a più elevato tasso di imprenditorialità hi-tech).
NOK/SEK: analisi tecnica e strategie operative
NOK/SEK ha così avviato un bear market inserito all’interno di un canale ribassista piuttosto regolare che ha trovato il suo punto più estremo di ribasso a 0,85 nel drammatico mese di marzo 2020. La Corona norvegese era collassata come del resto il petrolio che andava in quel momento sotto zero per la prima volta nella storia.
Poi una lenta reazione che però non si è spinta oltre la parità (zona di transito anche della media mobile a 12 mesi). E veniamo alle ultime settimane. Dopo un lungo indugiare sotto la media mobile a 200 giorni il cross sembra aver formalizzato negli ultimi giorni un doppio massimo con la rottura di 0,95. Qualora questo movimento dovesse trovare conferma chi sceglierà di andare short avrà davanti a sé un potenziale di 500 pips di guadagno con target area 0,90.
Le politiche monetarie dei due Paesi sono molto simili con tassi ufficiali a zero e nessun previsione di rialzo nel 2021. L’economia svedese, meno dipendente dal petrolio, appare però più dinamica ed in ripresa. I prezzi delle case a settembre hanno raggiunto il massimo storico con un tasso di incremento vicino al 9% nell’ultimo anno. La disoccupazione prosegue la sua discesa toccando il 9%, mentre latita ancora l’inflazione, diminuita dello 0,3% a settembre.
Proprio lo spettro della deflazione rappresenta paradossalmente un vantaggio per la Corona svedese che propone tassi reali positivi. Una rarità nel mondo attuale che spinge gli investitori verso SEK. In termini relativi vale quindi la pena di rimanere short su NOK/SEK almeno fino a quando il cross rimarrà sotto la parità.