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L’incertezza sui mercati azionari e sulla pandemia favorisce un ritorno di interesse degli investitori per il Dollaro americano;
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La BCE ha già fatto intendere nell’ultimo meeting che a dicembre verranno attivate nuove misure di espansione monetaria e questo ha danneggiato l’Euro;
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Attenzione alla media mobile a 12 mesi, un livello tecnico sul quale l'EUR/USD potrebbe fermare la sua corsa
Ci siamo finalmente: le elezioni americane sono arrivate e speriamo che la sfida tra Trump e Biden si concluda in fretta eliminando quell’alea di incertezza che non piace a mercati già spaventati da una pandemia che sembra sempre meno controllabile. L’auspicato rimbalzo congiunturale di fine anno appare ormai una chimera rendendo ancora più salate le previsioni di recessione economica in questo 2020.
Peccato, perché il terzo trimestre aveva fatto registrare numeri importanti di crescita negli USA come in Europa. Proprio nel Vecchio Continente si sono concentrate la scorsa settimane le attenzioni dei mercati. In attesa di veder partire il famoso Recovery Fund rimane la BCE l’unico attore in grado di dare una nuova scossa di liquidità.
Il dato di crescita del PIL nell'Eurozona nel terzo trimestre è stato decisamente superiore alle previsioni (+12,7%) ma il timore è la grande gelata nell’ultimo quarto di anno. Con i lockdown di Francia, Germania ed Italia è impensabile una ripresa economica. Nonostante questo la Banca Centrale Europea ha rimandato a dicembre ogni decisione di ribasso dei tassi (difficile) o di ampliamento del piano di QE (probabile).
Il rialzo della volatilità sui mercati azionari, le incertezze sull’approvazione di un nuovo piano di aiuti al Congresso americano, unito alla probabile nuova mossa espansiva della BCE hanno zavorrato l’Euro favorendo un ritorno di fiamma sul Dollaro USA complici anche i pesanti cali nel mondo delle materie prime. Tutto fieno in cascina per la strategia short che avevo caldeggiato nell’articolo di qualche settimana fa.
EUR/USD: analisi tecnica e strategie operative
Ribadisco quindi il target di questo movimento ribassista che torno a sintetizzare con la conclusione di quell’articolo: “Quello in atto è probabilmente un ritracciamento che dovrebbe avere come obiettivo quella zona di 1,15 dove presto transiterà la media mobile a 200 giorni e dove si trova il 38,2% di ritracciamento di Fibonacci dell’intero bull market cominciato a marzo. Per il momento stay short su EUR/USD”.
Ovviamente non so se sarà lo sviluppo di un trading range o una discesa secca del cambio verso i supporti e nemmeno se questo 1,15 verrà raggiunto o solo sfiorato. La mia idea rimane comunque quella di valutare una strategia long EUR/USD in più tranche e l’indicatore dinamico che più seguo con attenzione è la media mobile a 12 mesi. Lo faccio perché è stata eccezionale nel contenere le velleità rialziste dell’Euro per tutto il 2019, così come ha contenuto quelle ribassiste nel 2017.
Credo che questa sarà ancora una volta uno spartiacque tecnico decisivo e, senza indugi, un ritorno dell’Euro su questi livelli mi spingerà a fare il più classico dei stop and reversal della posizione short attualmente in piedi.