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In Australia sembra essere probabile un nuovo ribasso nei tassi di interesse, un evento che ovviamente ridurrebbe l’appeal del Dollaro australiano;
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Il tabù dei tassi negativi rischia di essere infranto dai vicini neozelandesi e per valute che negli anni scorsi erano considerate le regine del carry trade;
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EUR/AUD è uscito da un lungo trading range violandone la parete superiore. La strategia long appare quella più indicata
Poche settimane fa avevo indicato EUR/AUD come possibile cross favorito da un’evoluzione volatile dopo una lunga fase di trading range. L’uscita dalla parete superiore a 1,66 ha di fatto attivato la strategia long che sembra a questo punto avere un obiettivo ben preciso almeno 400 pips più in alto. Ma su questo torniamo fra un po'.
Ciò che sta scatenando la volatilità sulle valute oceaniche, Dollaro neozelandese compreso, è lo statement espresso dalle Banche centrali. Pur essendo nella fase iniziale della stagione estiva e confrontandosi con i Paesi asiatici meno colpiti, almeno in questo momento, dalla seconda ondata della pandemia, Australia e Nuova Zelanda sembrano poter vivere una stagione felice anche per i forti legami commerciali con l’unico Paese che secondo le stime del FMI crescerà nel 2020: la Cina.
Le preoccupazioni per una stagnazione economica generata dai ripetuti lockdown dei mesi scorsi e da una domanda ancora non effervescente di materie prime, preoccupano la RBA. Molto probabilmente saranno di nuovo i tassi di interesse a rappresentare la mossa più immediata per cercare di risvegliare inflazione e domanda interna, magari indebolendo il cambio.
Il tasso zero è ciò che già il mercato sconta in vista del meeting di novembre ma c’è chi si spinge già, come per la Nuova Zelanda, a pronosticare i tassi negativi per i prossimi mesi. Scenario impensabile fino a pochi anni fa per una delle valute regine del carry trade.
L'istituto centrale ha stimato nel ritorno dell’inflazione al 2-3% quell’asticella necessaria per ricominciare a ragionare su un rialzo del costo del denaro ed ovviamente la prospettiva di tassi reali negativi spaventa gli investitori che vendono AUD. Una specie di gara con i vicini neozelandesi che, freschi di riconferma a furor di popolo del Presidente uscente, già pensano ai tassi negativi come estrema cura. La deflazione è da evitare a tutti i costi, questo sembra il messaggio dominante a livello mondiale.
EUR/AUD: analisi tecnica e strategie operative
Torniamo adesso a EUR/AUD per studiare la struttura grafica alla luce delle recenti evoluzioni. Trovo molto interessante associare due medie mobili a 700 e a 200 giorni anche perché sono state rispettivamente supporti e resistenze che hanno ingabbiato il cross per molti mesi.
Quando si esce dalla lateralità solitamente il momento è esplosivo ed il doppio minimo formalizzato a 1,65 dovrebbe vedere 1,70 come ideale punto di arrivo. Negli ultimi due giorni abbiamo visto un classico fenomento di pullback, ma direi che a questo punto EUR/AUD è un cross sul quale mantenere una posizione lunga con stop sotto 1,645. Stop necessario per evitare di essere travolti da una sempre possibile trappola per tori.