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Rimane lo Yen la valuta che fa pendere l’ago della bilancia del rischio da una parte piuttosto che dall’altra. Oggi la analizziamo contro dollaro australiano;
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AUD/JPY è un cross che vanta un elevato tasso di correlazione con le Borse USA. Studiare il grafico può fornire informazioni sull’evoluzione futura dei mercati;
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La media mobile a 200 giorni di AUD/JPY ha retto all’urto ribassista di ottobre. Attenzione ai prossimi passi
Volete sapere se e quando ripartiranno i mercati azionari dopo la correzione recente nell’ordine di circa il 10%? Basta accomodarsi davanti ad un monitor, avere qualche competenza base di analisi tecnica ed osservare l’andamento di AUD/JPY. Ovviamente sto estremizzando, magari fosse sempre così semplice riuscire a capire la direzione di un mercato così imponente come quello azionario con un solo cross valutario. Di certo però se sappiamo dove cercare le probabilità di azzeccare la previsione aumentano.
AUD/JPY è uno di questi cross che in passato sono sempre stati utilizzati dai carry trader di mezzo mondo per sfruttare le fasi bullish finanziandosi in Yen e comprando alto rendimento obbligazionario in Dollari australiani oppure viceversa. Nelle fasi turbolente andare corti di AUD pagando dazio in termini di tasso di interesse per andare lunghi su una valuta safe haven come lo Yen. Già lunedì abbiamo parlato di USD/JPY e EUR/JPY. Il primo qualche indizio ce lo stava dando.
AUD/JPY: analisi tecnica e strategie operative
Aprendo il grafico di AUD/JPY e studiando una banale correlazione statistica capiamo ancora meglio cosa potrebbe significare quello che sto vedendo. Infatti la correlazione a 3 mesi del cross tende ad essere statisticamente importante con l'indice di Borsa S&P 500 (superiore a 0,6) e questo elemento ci offre la possibilità di analizzare il cross pensando ai mercati azionari in prospettiva.
E allora vediamolo questo grafico di AUD/JPY. Come si può facilmente notare ancora una volta la media mobile a 200 giorni ha fatto da abile supporto. Interessante altresì notare come la recente discesa non è andata oltre i minimi di giugno di area 72,5. Infine, gli oscillatori presentano un livello di ipervenduto interessante.
Aggredire a questo punto la sequenza di massimi decrescenti che da settembre sta guidando il cross sarebbe proprio la ciliegina sulla torta della ripartenza dei mercati. L'attacco è in corso. A quel punto potremmo considerare chiusa questa finestra correttiva del mercato azionario e guardare con un certo ottimismo all’ultima parte dell’anno con carry trader nuovamente capaci di spingere sull’acceleratore.