A metà dicembre avevo pubblicato un articolo in cui citavo UsdZar come potenziale trade di fine anno per scommettere su un rialzo della volatilità. Nelle strategie operative con le quali siamo soliti chiudere l’articolo di analisi tecnica aveva scritto, seppur con un po’ di scetticismo lo ammetto, “a dire il vero la possibilità di uno sfondamento temporaneo di 15 potrebbe anche essere messo in preventivo con un allungo fino a 14,80 dove le due gambe di ribasso 2020 si eguaglierebbero in ampiezza”.
Detto e fatto con il mercato che ha sfondato verso il basso per qualche giorno arrivando fino a 14.5 prima di invertire violentemente la tendenza ed ora ritentare la risalita sopra quota 15. Cosa ha determinato questo improvviso dietrofront del Rand che aveva permesso la violazione al ribasso della up trend line in essere dal 2018?
UsdZar: i due motivi dietro il ribasso
Due i motivi principali di questo movimento registrato dalle quotazioni del cambio UsdZar. Il primo è legato al tipico profilo di carry del Rand, essendo la moneta sudafricana largamente diffusa a livello globale per l’elevata mole di emissioni presso investitori esteri. Questo rende la divisa particolarmente sensibile alla volatilità dei mercati azionari ed agli umori in generali dei mercati finanziari. Nelle trading room gli spread di UsdZar non sono mai troppo stretti, ma quello è il premio da pagare se si cerca di speculare sul rialzo del VIX piuttosto che sul ritorno di un po’ di pessimismo dei mercati. Il corto rand ha dei costi ma quando c’è volatilità questi costi sono ampiamente ripagati.
Il secondo motivo che sta penalizzando la divisa sudafricana, nonostante il rally di oro e materie prime in genere, è quello legato alla pandemia. La cosiddetta variante sudafricana del Covid 19 fa paura. Il timore che possa essere una variante ancora più contagiosa e soprattutto resistente al vaccino di quella inglese crea tensioni e blocchi negli spostamenti da e verso il Sud Africa. Il lockdown locale fa il resto ed i timori per un nuovo congelamento dell’economia hanno riportato un po’ di pessimismo sul rand.
UsdZar: cosa dice l'analisi del grafico
Tornando al nostro grafico è innegabile che nulla è peggiore di una falsa rottura in analisi tecnica. Non sappiamo se il movimento sotto a 15 è catalogabile come tale ma l’impressione è proprio quella di un movimento negato con decisione dal mercato. A favorire una ripresa che potrebbe spingersi fino alla media mobile a 200 giorni posta poco sopra area 16 anche la stagionalità, non particolarmente favorevole al rand nel mese di gennaio. Quella zona di prezzo potrà essere utile per tornare long sulla valuta emergente visti i numerosi livelli di resistenza che si metteranno sulla strada di UsdZar.