La settimana appena conclusa è stata particolarmente densa di eventi di rilievo. Le attenzioni degli investitori sono state principalmente rivolte alle riunioni di BCE e Fed, che hanno alzato entrambe i tassi di 25 punti base. La differenza principale tra i due istituti è stata quella relativa alla possibilità di una pausa nel percorso di incrementi: la Federal Reserve ha infatti aperto a questa possibilità, mentre l’Eurotower no.
Per l’istituto centrale americano il mercato vede l’attuale intervallo tra il 5% e il 5,25% come il picco ed entro fine anno è già previsto il primo taglio del costo del denaro. Per la Banca Centrale Europea il discorso è diverso, in quanto gli investitori continuano a vedere il tasso di deposito intorno al 3,50%, presupponendo quindi un altro incremento al prossimo meeting. Per quanto riguarda i dati macroeconomici, quelli più importanti sono stati relativi all’inflazione dell’Eurozona di aprile (preliminare).
Da segnalare che la misurazione core è risultata inferiore alle attese degli analisti, attestandosi al 5,6% contro le stime al 5,7%. I riflettori si sono poi spostati sul mercato del lavoro USA: i Non-Farm Payrolls di aprile sono stati pari a 230mila unità, mentre la disoccupazione al 3,4%. Le attese erano rispettivamente a 182mila unità e al 3,6%.
Riflettori puntati sull'inflazione USA di aprile
Nel corso dell’ottava appena iniziata, il focus degli investitori sarà rivolto principalmente all’inflazione statunitense di aprile, prevista per il prossimo 10 maggio. Secondo gli analisti censiti da Bloomberg, il dato dovrebbe attestarsi al 5%, stabile rispetto a marzo. La rilevazione core, quella depurata degli elementi più volatili, dovrebbe invece segnare il 5,4%, leggermente sotto il precedente 5,6%. Sul fronte delle Banche centrali, questa settimana sarà il turno della BoE, attesa alzare i tassi di altri 25 punti base al 4,5%. Intanto, si avvia alla conclusione la stagione delle trimestrali USA.
Stando ai dati Bloomberg al 5 maggio delle 417 società che hanno pubblicato i conti del 1° trimestre, il 68% circa ha superato le stime degli analisti sui ricavi, mentre il 77,70% lo ha fatto sugli utili. In Europa, sono state 33 le aziende dell’Euro Stoxx 50 ad aver pubblicato i conti dei primi tre mesi del 2023: il 69,7% ha fatto meglio del consensus sul fatturato e il 63,63% sui profitti. Tra le principali società statunitensi a pubblicare i risultati questa settimana troviamo: PayPal (8 maggio), Electronic Arts, Occidental Petroleum (9 maggio) e Walt Disney (10 maggio). Per quanto riguarda l’Italia tra le altre troveremo invece: Banca MPS, Banco BPM (8 maggio), Brembo, Inwit, Fineco, BPER Banca, Diasorin, Azimut (9 maggio), Telecom Italia (10 maggio), Iveco, Snam, Recordati, Banca Generali, Prysmian, A2A, Nexi, Pirelli (11 maggio) e Unipol (12 maggio).
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