Nel corso della settimana appena trascorsa, il focus degli investitori è stato rivolto ai dati sull’inflazione di aprile in USA. Il dato si è attestato al 4,9%, leggermente al di sotto rispetto alle attese degli analisti al 5%. La rilevazione core ha invece segnato il 5,5%, in linea con le attese. La misurazione ha incrementato ulteriormente le probabilità di una pausa nel rialzo dei tassi della Fed nella riunione di giugno. Secondo il CME FedWatch Tool aggiornato al 12 maggio, c’è l’89,3% di probabilità che i tassi restino fermi all’intervallo 5%-5,25%. Se per la Federal Reserve una fase di stop ai rialzi del costo del denaro è ormai scontata, lo stesso non si può dire di BCE e BoE.
Diversi esponenti dell’Eurotower hanno ribadito nel corso dell’ottava la necessità di proseguire con il restringimento della politica monetaria. Nell’ultimo meeting, la Bank of England ha alzato il costo del denaro di 25 punti base, portandolo al 4,5%. Anche questo istituto ha lasciato le porte aperte ad altri incrementi e ha comunicato di non attendersi più una recessione nel Regno Unito per il 2023 ma prevede un’inflazione più alta delle stime precedenti e che questa non tornerà sotto il 2% prima del 2025.
Eurozona in focus con PIL e inflazione
La settimana appena iniziata vedrà il focus sul PIL del 1° trimestre 2023 dell’Eurozona, atteso all’1,3%. Per quest’area è prevista anche l’inflazione di aprile (finale), che secondo gli analisti dovrebbe attestarsi in lieve crescita al 7% rispetto al 6,9% della rilevazione preliminare. La misurazione core dovrebbe invece rimanere stabile al 5,6%. Per gli USA sarà da porre attenzione ai dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione dell’ultima settimana, dopo che lo scorso 11 maggio sono salite ai massimi da ottobre 2021, segnalando un possibile indebolimento del mercato del lavoro.
Per le trimestrali, in USA la stagione sta per terminare: guardando ai dati Bloomberg al 12 maggio, delle 2.648 società che hanno pubblicato i risultati, il 57,6% ha superato le stime sui ricavi, mentre il 58,76% lo ha fatto sugli utili. Per la settimana entrante tra i principali risultati da tenere sott’occhio troviamo Target, Cisco (17 maggio), Walmart (18 maggio) e Deere (19 maggio). Per l’Italia e l’Europa invece riflettori su Interpump, Porsche (15 maggio), Ubisoft (16 maggio), Siemens, Commerzbank (17 maggio) e Burberry (18 maggio). Per quello che riguarda le Banche centrali, per la BCE focus sui discorsi di Nagel (15 maggio), Makhlouf, Lagarde (16 maggio), de Guindos (17 maggio), Schnabel e de Cos (19 maggio). Lato Fed attenzione alle dichiarazioni di Bostic, Kashkari, Cook (15 maggio), Mester, Barr, Williams, Logan (16 maggio), Goolsbee (17 maggio), Jefferson (18 maggio), Bowman e Powell (19 maggio).
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