L'indice del Dollaro Americano (DXY) è in fase di range da oltre un mese e proprio per questo le coppie valutarie con USD non hanno una direzionalità ben precisa. Infatti andremo a ricercare opportunità su altre coppie Forex più interessanti, come ad esempio EUR/GBP.
Tassi di Interesse USA ed Eurozona
La settimana appena trascorsa è stata ricca di dati macroeconomici importantissimi per il mondo finanziario, tra tutti spiccano le decisioni sui tassi di interesse prese da FED e BCE. Per quanto riguarda gli USA, si è deciso di aumentare i tassi di 25 punti base (come da aspettative), portando la percentuale totale al 5-5,25%, livello che non si vedeva dal 2007.
Lato BCE la situazione non è stata tanto diversa, infatti la Banca Centrale Europea ha deciso per un aumento da 25 punti base con un tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali portato al 3,75% (in linea con le aspettative).
Salta subito all'occhio come i tassi totali attuali siano nettamente differenti e probabilmente non totalmente coerenti con quello che invece è il contesto macroeconomico nei due Paesi.
Infatti mentre gli USA sono in un contesto nettamente disinflazionistico (5% attuale), non possiamo dire la stessa cosa per l'Europa che, purtroppo, deve fare i conti con un'inflazione ancora altissima del 7%. Quindi c'è una netta discrepanza tra "tasso neutrale" da dover raggiungere e quelli che invece sono i tassi di interesse reali.
Per quello che abbiamo detto in precedenza è molto probabile che la BCE non si fermerà qui con l'aumento di tassi (come è stato anche affermato dalla Lagarde nell'ultima conferenza), mentre la FED ha sicuramente più margine per una probabile pausa da poter valutare nelle prossime riunioni. Il dollaro quindi non avrebbe più margine di crescita, avendo raggiunto il picco dei tassi di interesse ed è proprio per questo che stiamo assistendo ormai da settimane ad un DXY bloccato in un range di contrattazione ben definito (102-100,7).
D'altro canto c'è l'Euro che invece ha ancora molta strada da fare e potrebbe apprezzarsi in vista dei prossimi aumenti; gli unici problemi che potrebbero bloccare questa crescita sono la comunicazione e la credibilità della Banca Centrale. Infatti nonostante la BCE abbia mantenuto le attese di un aumento di 0,25%, questa decisione pare non aver soddisfatto il mercato che a quanto pare voleva qualcosa di più rapido e netto (anche in virtù di ciò che ci siamo detti in precedenza riguardo all'inflazione ancora alta al 7%).
In definitiva l'Euro ha ancora molto margine di crescita ma ciò che sta bloccando la sua risalita nei confronti del dollaro sono la lentezza ed il ritardo con i quali la BCE sta affrontando la lotta all'inflazione, continuando a trasmettere incertezza ai mercati finanziari.
Analisi Tecnica EUR/GBP
Vista l'incertezza intorno al Dollaro Americano e visto che, almeno per il momento, l'Euro mostra piccoli segnali di debolezza, valutiamo un'operazione Short su EUR/GBP.
Partiamo dall'analisi tecnica e dal livello chiave di 0,8718 £ che funziona da supporto da dicembre 2022. Vediamo come il prezzo abbia testato questo livello già 3 volte da allora e proprio negli ultimi giorni sta tentando di raggiungerlo nuovamente.
Più un livello viene testato e più viene indebolito, per cui opteremo per posizionamenti Short proprio alla rottura di questo livello con successivo retest.
Livelli Operativi
- Entrata SHORT dopo la rottura di 0,8718 £;
- Stop Loss: 0,8860 £;
- Take Profit 1: 0,8630 £;
- Take Profit 2: 0,8560 £.