Il cross valutario GBP/AUD si ferma per il momento su una resistenza statica dopo aver toccato il massimo di periodo a 1,7715. La candela giornaliera di ieri ha chiuso a ribasso sotto i 1,7433 punti, testando l’importante area resistenziale creatasi nelle settimane precedenti.
GBP/AUD: ecco i segnali da attendere
Domani ci saranno i dati sulla disoccupazione americana, pertanto è prevista alta volatilità sui mercati finanziari. Anche GBP/AUD potrebbe ricevere una spinta nonostante non abbia diretti collegamenti con gli asset americani. La resistenza di area 1,7720 e 1,7898 ha fermato momentaneamente i buoni propositi per i trader rialzisti. Nella giornata di ieri abbiamo avuto segni di peggioramento registrando, al momento della stesura di questo articolo, un -1,06%. La prossima ottava sarà cruciale per determinare un’eventuale creazione di resistenza sui massimi creati a metà giugno.
GBP/AUD: il taglio della produzione OPEC+ rafforza il petrolio WTI
La riunione dell’OPEC+ ha stabilito un taglio di produzione di 2 milioni di barili al giorno. Questo taglio è pari al 2% della produzione mondiale di oro nero. La riduzione dei barili prodotti giornalmente comporta una flessione dell’offerta, aumentando in linea teorica il valore del petrolio WTI. In particolare troviamo un petrolio che, se dovesse rompere a rialzo l’area resistenziale dei 90 dollari al barile, può tranquillamente continuare il suo movimento ai 100 dollari.
Come abbiamo visto nelle analisi precedenti, sfruttiamo la correlazione con il dollaro australiano per posizionarsi al ribasso sul cambio valutario GBP/AUD. Su quest’ultimo cross valutario valutiamo un primo ingresso in area 1,7440 e un secondo ingresso alla conferma di rottura in area 1,7219. Lo stop loss lo posizioniamo sopra il livello di resistenza posto a 1,8000. L’operazione richiederà presumibilmente diverse candele orarie per svilupparsi.
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