L'acquisto di Bitcoin da parte di Tesla ha sempre fatto discutere. Inizialmente ciò rappresentava una svolta epocale innescata proprio dal colosso delle auto elettriche, che consacrava definitivamente la principale criptovaluta nel riconoscimento istituzionale a livello mondiale.
Dopo l'iniziativa, altre società come MicroStrategy si sono gettate a capofitto puntando sulle risorse digitali. Poi è subentrata la presa di posizione di Elon Musk, che ha avanzato l'ipotesi che il token potesse essere accettato da Tesla come mezzo di pagamento dei veicoli consegnati e quel punto l'entusiasmo intorno alla moneta virtuale era arrivato alle stelle.
Quando sembrava che nulla potesse fermare la corsa della principale criptovaluta, è arrivata l'incredibile inversione di marcia dell'Amministratore Delegato dell'azienda, che ha sollevato questioni di carattere ambientale.
La storia non è finita lì, perché l'uomo più ricco del mondo ha stupito ancora, ribattezzando Bitcoin come investimento del futuro e precisando che nessuno dei suoi token personali sia stato mai venduto. L'unica cosa certa al di là delle acrobazie di Musk è che Tesla ha trovato un'altra fonte di guadagno nel 2021, oltre quella eccezionale del suo core business.
Tesla: i guadagni con Bitcoin
Quanto ha fatto realmente Tesla con la detenzione di Bitcoin l'anno scorso? Venerdì 4 febbraio l'azienda ha fornito un aggiornamento della sua posizione netta nel suo rapporto annuale su modulo 10-k. Al 31 dicembre 2021 il valore complessivo di Bitcoin in portafoglio ammontava a circa 2 miliardi di dollari. Quando lo stesso rapporto fu pubblicato a febbraio dello scorso anno, si evinceva che la posizione iniziale corrispondeva a 1,5 miliardi di dollari, sebbene il suo valore di carico era di 1,26 miliardi.
Bisogna però stare molto attenti perché il modo di contabilizzare le criptovalute in USA non è lo stesso che per gli altri asset. In sostanza, quando Bitcoin scende di valore al di sotto del prezzo d'acquisto, occorre svalutare la valuta digitale in portafoglio, mentre i guadagni devono essere registrati solo nel momento delle vendite e non basta che il prezzo salga al di sopra di quello di carico.
Quando la casa di Palo Alto aveva acquista Bitcoin, il token scambiava tra i 30.000 e i 38.000 dollari. Successivamente sono state effettuate svalutazioni per circa 101 milioni di dollari con le oscillazioni di prezzo dell'asset e sono stati registrati guadagni per circa 128 milioni di dollari a seguito di vendite di una parte dei token detenuti durante l'anno. Il 2021 si è chiuso con un valore di Bitcoin di circa 46.334 dollari, con Tesla che aveva in mano all'incirca 43.000 monete.