Tuttavia la differenza dei casi è notevole. TerraUSD è una stablecoin algoritmica che ha lo scopo di mantenere il peg con il dollaro attraverso un complesso calcolo matematico che riguarda la creazione e la distruzione dei token UST e LUNA. Quindi, a differenza di Tether, non vi sono contanti o titoli di Stato a supporto. Infatti, l'epilogo è stato diverso: l'una è sprofondata perdendo tutto il suo valore; l'altra, dopo che ha tenuto gli investitori con il fiato sospeso, ha recuperato il rapporto 1:1 con la moneta americana.
TerraUSD: ecco chi ha venduto in tempo
Il disastro che si è consumato con TerraUSD e la sorella LUNA ha investito tutti quelli che nel momento del crollo ancora avevano tutte le posizioni aperte sulle cripto. Tuttavia, ci sono grandi investitori che con le 2 stablecoin hanno fatto un sacco di soldi. Tra questi vi è la società di venture capital Pantera Capital, che ha rivelato di aver moltiplicato il suo capitale per 100 partendo da un investimento di 1,7 milioni di dollari.
Come riferisce Joey Krug, Co-Chief Investment Officer del fondo, tra gennaio 2021 e aprile 2022 l'87% delle posizioni è stato chiuso e poi un altro 8% è stato liquidato a maggio quando è risultato chiaro che ormai il giocattolo si era rotto. Alla fine vi è solo una cifra del 5% a essere rimasta bloccata e che si è in pratica dissolta. Tirando la riga quindi, tutta l'operazione TerraUSD ha fruttato 171 milioni di dollari.
In buona sostanza, Pantera Capital ha sfruttato per gran parte tutto il movimento rialzista della stablecoin, vendendo nel momento in cui ha raggiunto l'apice del successo. La capitalizzazione combinata di TerraUSD e LUNA era arrivata addirittura fino a 60 miliardi di dollari, nel massimo fulgore delle 2 monete virtuali.
Ad ogni modo, la scelta di vendere non è stata dettata da strani presagi sul destino che poi è toccato a TerraUSD, ma più che altro dalla politica di gestione del rischio e ribilanciamento del fondo, ha sostenuto Krug. La vendita di maggio invece è stata determinata proprio dalla rottura del peg, in quanto se ciò accade anche solo di pochi centesimi, una valuta poi viene martellata dal mercato, osserva il CIO di Pantera.
Un altro soggetto istituzionale che ha guadagnato è stato Galaxy Digital, la banca d'affari crittografica fondata dal miliardario Mike Novogratz. I profitti però sono arrivati con la vendita di LUNA, come rileva la pubblicazione dei conti del primo trimestre 2022. In tal caso il contributo maggiore al profitto netto sulle risorse digitali di 355 milioni di dollari proviene proprio dalle vendite della controversa criptovaluta.
CMCC Global ha chiuso tutte le posizioni su LUNA a marzo, ma non ha comunicato l'entità dei guadagni. L'unica cosa che si sa è che il token veniva scambiato a circa 100 dollari quando è stato venduto. Martin Baumann, fondatore dell'azienda, ha affermato che la decisione di vendere riguardava la tecnologia che sta dietro UST e tutto il discorso relativo alla regolamentazione. A suo giudizio, le Authority non avrebbero tollerato la manomissione di offerta di moneta del dollaro, come stava facendo Terra.
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