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Il 2020 si sta rivelando travolgente per i rialzi di oro, Bitcoin ma sopratutto Ethereum;
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Le cripto sembrano aver confermato il ruolo di oro digitale in un momento così complesso come quello della pandemia. Sapranno passare la prova di maturità?
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Dopo la rottura delle resistenze, BTC e ETH dovranno congermare momentum e breakout rialzista
Le criptovalute sembrano essere in ottima salute in questo 2020 contendendo all’oro il ruolo di porto sicuro. Dall’inizio dell’anno i guadagni sono elevati e vanno dal +40% di Litecoin al +200% di Ethereum. Più indietro il Bitcoin, che registra una performance eccellente e superiore al 60% in questo 2020 tormentato dal Coronavirus.
In ogni caso l'oro, fino a ieri sopra 2000 $, e il Bitcoin salito sopra i 10.000 dollari rappresentano l’evento finanziario del 2020. Bloomberg ha dedicato proprio un approfondimento al tema delle preferenze degli investitori per gli asset “sicuri”. Oro e bitcoin sembrano rispettare nelle scelte le loro storie. Antica e quindi per lo più utilizzata dai baby boomers l’oro; innovativa ed utilizzata da millennials e generazioni successive il Bitcoin. Il risultato è quello di una correlazione superiore a 0.5 tra i due asset finanziari.
Il rapporto tra Bitcoin e oro rimane attorno a 5/6 once per criptovaluta, una resistenza cruciale che potrebbe definire le preferenze del mercato nei prossimi mesi. Uno sfondamento verso l’alto teoricamente farebbe propendere per vendere oro e comprare Bitcoin, ma fino a quel momento il metallo giallo non va abbandonato per la giovane e scalpitante criptovaluta. Ma vediamo quale lettura grafica si può dare all’attuale momento della prima criptovaluta per capitalizzazione.
Bitcoin: analisi tecnica
Non ci sono grandi dubbi circa la valenza di area 10.000 per il Bitcoin espresso in euro, ma se osserviamo lo stesso grafico espresso in dollari ci rendiamo conto come l’impennata della volatilità ha già valicato quelle resistenze comprese tra 10.000 e 10.5000 dollari per effetto della svalutazione del biglietto verde. La sensazione è quella di un break in corso alla quale manca ancora il trigger definitivo in grado di esaurire le speranze dei ribassisti che proprio ieri hanno rifatto sentire la loro voce.
Ethereum: la sorpresa del 2020
La vera sorpresa dell’anno è stata Ethereum. In termini di forza relativa la criptovaluta inventata da Vitalik Buterin ha guadagnato terreno soprattutto in termini relativi contro Bitcoin. Se ad inizio anno servivano quasi 60 Ethereum per Bitcoin, oggi siamo sotto a 30. Un'accelerazione che conferma la rotazione “settoriale” del mercato.
Con il balzo delle ultime settimane le quotazioni di Ethereum hanno quasi raggiunto i 400 dollari. La conferma del modello di doppio minimo appare ormai cosa fatta e a questo punto stimare un target ambizioso da posizionare oltre i 600 dollari non appare una previsione azzardata. Vedremo se il mercato saprà dare seguito a questi segnalie soprattutto se Bitcoin saprà vincere lo scoglio dei 10.000 euro.