Il mercato delle criptovalute rimane stabile, Bitcoin viene scambiato attualmente a 36.800 dollari e non ci sono variazioni degne di nota sulle maggiori monete digitali. La capitalizzazione dell’intero mercato rimane sopra i 1.600 miliardi di dollari, minacciando pericolosamente una importante zona di supporto.
A tremare oggi è il comparto della finanza decentralizzata (DeFi), in quanto è stato svelato il passato criminale dietro al CFO di uno dei protocolli più popolari su blockchain Avalanche. In questo mondo, dove le applicazioni finanziarie sono interconnesse tra loro, molti progetti ne hanno risentito direttamente o indirettamente. Vediamo le principali notizie di oggi.
Rimosso il CFO del progetto DeFi Wonderland: aveva fondato QuadrigaCX
Wonderland è un progetto di finanza decentralizzata, una sorta di fondo di investimento senza intermediari, ospitato su blockchain Avalanche. Era “0xSifu”, pseudonimo del treasury manager rimasto anonimo fino ad oggi, a decidere dove investire oltre 1 miliardo di dollari di fondi degli utenti, agendo di fatto come un CFO.
La sua identità è stata svelata utilizzando i dati on-chain da “ZachXBT”, investigatore DeFi, che ha pubblicato in questo tweet in cui il CEO di Wonderland, l’italiano Daniele Sestagalli, ammette di conoscere da 1 mese la reale identità del manager Michael Patryn, che ha fondato nel 2013 l’exchange canadese QuadrigaCX insieme a Gerald Cotten.
Le autorità canadesi, dopo la sospetta morte di Cotten, hanno etichettato in un rapporto ufficiale del 2019 QuadrigaCX come “schema ponzi”, risultato di una frode del co-fondatore. Michael Patryn, che ha cambiato il suo nome per due volte nel 2003 e nel 2008 ed è anche stato condannato negli USA per frodi legate alla clonazione di carte di credito, è stato rimosso dal suo incarico solo oggi in seguito ad una votazione nella community di Wonderland.
DeFi: finanza senza intermediari, ma bisogna fidarsi
Il caso Wonderland dimostra come il mondo della finanza decentralizzata sia ancora un far-west senza regolamentazione, che può essere molto pericoloso se non ci si muove con attenzione. I progetti rappresentano evoluzioni tecnologiche incredibili che potrebbero cambiare il mondo della finanza tradizionale, ma portano con sé tutti i rischi di un settore appena nato che sta testando in questo momento i propri limiti e opportunità.
Di fatto non sono spariti fondi, che sono presidiati da smart contract pubblici e verificabili da chiunque abbia le conoscenze necessarie, ma i team dietro questi progetti hanno la facoltà di modificarli per aggiornamenti.
Spesso tali modifiche devono essere pubblicate un giorno prima che diventino effettive in blockchain, ma chi utilizza queste piattaforme deve sperare che ci sia sempre qualche persona competente che si prenda la briga di controllare tali cambiamenti. In conclusione il mondo della finanza decentralizzata offre incredibili opportunità grazie alla disintermediazione, ma una buona dose di fiducia nei fondatori dei progetti bisogna averla.
La stablecoin MIM a rischio depeg
L’asset nativo di Wonderland, TIME, è crollato del 98% rispetto al suo massimo storico di due mesi fa, e del 48% nelle ultime 48 ore. Non è stato l’unico progetto ad essere coinvolto in questa storia, si sono aggiunti anche Abracadabra Money e Popsicle Finance, entrambi gestiti dallo stesso Daniele Sestagalli, con le relative monete SPELL e ICE che hanno perso rispettivamente oltre il 50% e 60% della loro capitalizzazione, bruciando oltre 500 milioni.
Abracadabra emette anche la stablecoin algoritmica “Magic Internet Money” (MIM), ampiamente utilizzata nel mondo della finanza decentralizzata con oltre 2 miliardi di capitalizzazione, che dovrebbe mimare il prezzo di un dollaro americano, ma attualmente viene scambiata a 0,98 e nella notte ha toccato 0,97 centesimi.
Anche i principali exchange decentralizzati che avevano depositi in MIM, come il famoso Curve Finance, hanno visto la fuga di capitali consistenti.