Elon Musk ha cambiato posizione sul Bitcoin. Nella giornata di ieri il numero uno di Tesla ha affermato di sospendere gli acquisti della criptovaluta e l'accettazione dei pagamenti delle auto di Tesla. Un voltafaccia di questa portata ha sorpreso non poco gli investitori che si sono scatenati nelle vendite di Bitcoin provocando un calo della valuta digitale di oltre il 15% in poche ore a 46.000 dollari, salvo poi recuperare e assestarsi sopra i 50.000 dollari. A ruota sono cadute altre criptocurrency che avevano corso tantissimo negli ultimi tempi, come Ethereum, Ripple e Dogecoin.
Elon Musk abbandona Bitcoin: ecco perché
Cosa ha spinto Elon Musk a una decisione così clamorosa? In un post su Twitter, il 49enne sudafricano ha messo in luce il pericolo dell'inquinamento nel mining di Bitcoin. Per questo Tesla accetterà in futuro solo pagamenti in criptovalute più sostenibili. Inoltre, anche se non metterà ulteriori Bitcoin in portafoglio, l'AD della società di Palo Alto ha comunque precisato che non venderà la quantità di crypto che in questo momento detiene.
Ricordiamo che nel mese di febbraio 2021, Tesla aveva investito 1,5 miliardi di dollari nella principale moneta virtuale, mettendo le ali al token che il giorno dell'annuncio è balzato del 16% e progressivamente ha raggiunto il record storico di 64.870 dollari. Ora questa inversione a U di Musk stupisce molto, perché non in linea con quelle che erano state le affermazioni degli ultimi mesi dei vertici di Tesla.
Ad esempio, quando è stata venduta una quota del 10% di Bitcoin ad aprile, lo stesso Musk aveva asserito che lo scopo era per dimostrare come la criptovaluta avesse la stessa funzione del contante. Anche il Chief Financial Officer di Tesla, Zachary Kirkhorn, ha detto a margine dell'ultima trimestrale che l'azienda credeva nel Bitcoin anche nel lungo termine e che aveva come obiettivo quello di accumulare token attraverso le transazioni con i clienti delle auto.
Bitcoin: i contrasti di Elon Musk con Cathie Wood
Sicuramente la mossa di Elon Musk lo metterà in palese contrasto proprio sull'aspetto ambientale con Cathie Wood, un'altra grande sostenitrice della madre di tutte le criptovalute. Ad aprile un rapporto di Ark Investment rilevava come l'estrazione di Bitcoin in realtà potesse far da ponte per stimolare gli investimenti nelle energie rinnovabili.
Contenuto questo che era stato comunque condiviso da Musk, allorché in un post su Twitter aveva detto che tutto quanto fosse vero, in risposta all'argomento sollevato da Jack Dorsey, fondatore di Twitter e numero uno di Square.
Il passo indietro del CEO di Tesla ha indispettito alcuni investitori in criptovalute, come Nic Carter, fondatore di Castle Island Ventures, che ha sempre difeso l'uso di energia nell'estrazione di Bitcoin. Carter ha accusato Musk di essere molto confuso e si chiede se abbia fatto tutte queste valutazioni sull'impatto ambientale prima di accettare il token nelle forme di pagamento delle auto.
Ad ogni modo un recente studio di Citigroup sembra denunciare la serietà del problema. L'analisi mostra come il mining di Bitcoin comporti un consumo di elettricità di 66 volte maggiore rispetto al 2015, ponendo una questione urgente legata alle emissioni crescenti di CO2.
Bitcoin: le reazioni del mercato dopo il tweet di Musk
Gli effetti del post di Elon Musk si sono fatti sentire non solo sulle quotazioni delle criptovalute, ma anche sull'azionario che è legato a Bitcoin. Ieri a mercati chiusi Coinbase è precipitato del 4,8% a Wall Street e Microstrategy è affondato del 9,2%.
In Asia le cose non sono andate meglio. Ad esempio Monex Group, proprietaria dell'Exchange Coinchek è crollata fino al 12% a Tokyo per poi chiudere la seduta a -10,5%. Mentre Nexon, che era stata la prima società nipponica a investire una somma di 100 milioni di dollari in Bitcoin, si è letteralmente schiantata perdendo il 14,35%.
Cosa succederà in futuro? Sicuramente ora gli investitori di criptovalute saranno molto più cauti nel considerare Musk come alleato di sicura affidabilità e questo potrebbe frenare molto gli operatori a lanciarsi verso nuovi acquisti di Bitcoin. Inoltre tutto ciò getta anche una nuvola nell'altra moneta digitale, Dogecoin, di cui finora il secondo uomo più ricco del mondo è stato uno dei principali sponsor.