Una delle grandi questioni che i detrattori di Bitcoin portano sempre alla ribalta riguarda l'emissione di anidride carbonica dal processo di mining. Questo ha scatenato sovente violente polemiche alla luce di un cambiamento climatico in atto e della transizione verso un progresso ecologico che entro il 2050 dovrebbe dire addio all'inquinamento atmosferico.
I sostenitori di Bitcoin hanno avanzato l'ipotesi che alcuni meccanismi di estrazione danno la possibilità di poter minare la criptovalute in maniera più pulita. In realtà però oggi esiste una criptovaluta quasi totalmente digital green che consente di superare il problema: la Chia Coin. Vediamo insieme di cosa si tratta nel dettaglio.
Chia Coin: cos'è e come funziona
La Chia Coin è stata creata dall'azienda Chia Network nel 2017, grazie al suo fondatore Bram Cohen. A differenza di Bitcoin, che richiede un'elevata potenza di calcolo e quindi di consumo energetico, Chia sfrutta semplicemente un software per Windows e MacOS che utilizza lo spazio che è rimasto libero su hard disk e SSD.
Una volta installato il software, si memorizza una collezione di numeri crittografici e vengono creati blocchi della blockchain. Poi vi è un server Verifiable Delay Function denominato Timelord che effettua una verifica dei blocchi e rilascia le Chia Coin. Chi produce tale criptovaluta non è chiamato miner ma contadino, proprio perché adopera spazi di memoria in un processo che è noto come farming.
Il minor danno ambientale scaturisce dalla sostituzione del sistema proof of work, utilizzato quando si estraggono Bitcoin, con un altro chiamato proof of space and time, che permette di ottenere guadagni in proporzione allo spazio concesso al network.
Chia Coin: il problema dello spazio su PC
Proprio per la maggiore attenzione all'ambiente, la criptovaluta potrebbe essere presto inserita nelle piattaforme dei più importanti Exchange e ricevere il benestare da parte dei più accorati ambientalisti. Tuttavia la produzione di Chia Coin ha lasciato il segno a molti hard disk e unità di memoria, creando un intasamento eccessivo. Per questa ragione si è impennata la domanda di hardware più potenti per poter sostenere il processo di estrazione, facendo lievitare il prezzo.
A tal riguardo, il fornitore di memoria TeamGroup ha prodotto il modello T-Create Expert PCI-E Gen 3 proprio per rispondere all'enorme richiesta. La soluzione è stata sviluppata ad hoc per Chia Coin e per tutte le altre criptovalute estratte attraverso il sistema Proof of Space and Time.
TeamGroup è solo la prima compagnia che si è dedicata a questo settore ma in realtà, vista la domanda crescente, molti altri produttori si sono avventati annunciando di aver in gestazione nuove soluzioni per questa tipologia di criptovaluta. Prossimamente sono da aspettarsi interessanti aggiornamenti in merito.