Lo scorso 8 gennaio i prezzi del Bitcoin hanno raggiunto il massimo storico in zona 40.000 dollari, dove è iniziata una salutare fase di ritracciamento. Per chi fosse in possesso della prima criptovaluta per capitalizzazione sarebbe importante come operare nel breve, mentre per chi ancora non fosse entrato si potrebbero valutare delle strategie di ingresso.
La correzione in atto è utile anche per chi detiene la moneta digitale in ottica di lungo periodo, può sfruttare la correzione per tentare di incrementare le posizioni in vista della ripresa dell'uptrend.
Bitcoin: cosa monitorare per nuovi rialzi?
Osservando il grafico a 4 ore si evidenzia come i corsi abbiano iniziato una fase correttiva composta da due onde ribassiste che hanno dato vita a una figura di triangolo simmetrico. Successivamente, le quotazioni hanno violato verso il basso il modello, dando forma alla terza onda discendente.
Lo scenario che si delinea ora è quello di una profonda ondata ribassista, almeno pari all'altezza della conformazione grafica violata. La zona obiettivo si troverebbe tra i 20.000 e i 22.000 dollari, ma vista la forza del trend principale appare difficile che le quotazioni riescano a raggiungere livelli di ipervenduto così profondi.
Scenari più realistici potrebbero essere quindi relativi ad una correzione in zona 30.000-32.000 dollari, dove i compratori avrebbero la possibilità di tornare alla carica mirando ai 40.000 dollari. Nello scenario in cui dovessero avvenire delle false rotture della formazione trangolare, verrebbe confermato l'uptrend e si potrebbe assistere ad un allungo dei prezzi tra i 50.000 e i 52.000 dollari.
Non resta quindi che attendere con pazienza eventi e scenari favorevoli alle proprie strategie di trading, posizionando sempre gli stop loss di protezione. Buon trading!