Dopo quasi 3 anni il Bitcoin ha superato la resistenza dei 16.000 dollari e continua la sua corsa inesorabile verso il picco di fine 2017 - inizio 2018. Quella che poteva essere una giornata relativamente tranquilla per la Borsa, scossa dall’incertezza delle presidenziali USA e dal vaccino della Pfizer, si è trasformata in un’altra giornata in positivo per la criptovaluta numero uno al mondo.
Facciamo un'analisi tecnica per capire i prossimi obiettivi della valuta digitale e per capire quali sono i livelli chiave in caso di un ritracciamento prima dell’esplosione finale.
Bitcoin: analisi tecnica sul grafico settimanale
Partiamo dal grafico settimanale, che sembra molto auto esplicativo. Dopo lo scossone dovuto allo scoppio della pandemia di Covid-19 e il crollo che ha portato i prezzi a perdere quasi il 55% in meno di un mese, Bitcoin si è sollevato tornando ai livelli pre-lockdown già a maggio.
Dopo una media fase di consolidamento e di test della resistenza a 10.000 dollari, avviene il primo impulso deciso che porta il prezzo ai livelli ATH 2019 intorno a 12.000 dollari. Qui, dopo una quasi perfetto testa e spalle, la valuta digitale ha messo a segno una correzione andando a ritestare nuovamente 10.000 dollari.
In questa zona la moneta virtuale dimostra di essere matura, resistendo alle spinte ribassiste da parte degli orsi che, dopo aver allentato la presa, cedono definitivamente alla rottura del triangolo formatosi. Il giorno del breakout è lo stesso in cui Square dichiara di aver comprato 50$ milioni di dollari in Bitcoin, investendo l’1% del suo patrimonio e scommettendo sul potenziale economico della criptovaluta.
Bitcoin: analisi tecnica sul grafico giornaliero
Da qui è partita la corsa che ha fatto salire il prezzo del 50% portando la criptovaluta a rompere primo il muro del 13.886-14.000 dollari, per poi passare alla violazione dell'ostacolo dei 16.000 dollari. Se scendiamo nel grafico giornaliero, possiamo vedere un'ascesa decisa in cui soltanto i tori sono al comando.
L’interesse a livello istituzionale e la situazione economico politica del momento stanno spingendo la criptovaluta con un impeto molto simile a quello del 2017. Sempre più investitori e trader di grossa portata stanno dimostrando molto interesse nell’asset, creando una vera e propria corsa all’oro che sta portando la FOMO (Fear of missing Out) a livelli molto interessanti.
Come possiamo vedere dal grafico, dopo un breve rallentamento tra il range 13.000-13.886 dollari (storico minimo del 2019), la moneta è riuscita a sfondare il muro facilmente facendo segnare in sole 24 ore aumento del prezzo del 10%.
Bitcoin: analisi tecnica sul grafico a 4 ore
A questo punto scendiamo sul grafico a 4 ore dove vediamo come per i prezzi ci sia stata la possibilità di realizzare qualche profitto. La chiusura del future ha permesso di sostenere il rialzo tenendo alta la pressione sul BTC/USD. Dopo diversi test la resistenza a 16.000 dollari si è indebolita, permettendo alle quotazioni di reagire sul supporto a 14.900 dollari.
I fattori macroeconomici e l’estrema volatilità del mercato non hanno intaccato la criptovaluta numero uno per capitalizzazione che anzi, è riuscita a rompere il muro del 16.000 dollari al terzo tentativo dimostrando quanto l’interesse sia forte sotto moltissimi punti di vista. Ora c’è da chiedersi: quanto può ancora durare questo rialzo? La rottura del muro dei 16.000 dollari è senza dubbio molto importante e la chiusura giornaliera sembra molto solida.
Allo stesso tempo siamo in un territorio molto pericoloso perché l’asset non ha mai respirato o rintracciato, permettendo ai molti investitori di prendere la maggior parte dei profitti. La prima zona di liquidità per un retest e una pausa è compresa nell'area tra i 12.000 e i 14.000 dollari.
Per quanto riguarda invece il potenziale di rialzo, le zone di forte interesse sono senza dubbio 16.600 dollari e il range 18.900$ e 19.000 dollari. Se l’attuale movimento continuerà ad essere alimentato da una forte domanda, non esisteranno resistenze storiche che possano bloccare l’apprezzamento.
Attualmente, al contrario rispetto al 2017 sembra che l’interesse sia maggiormente istituzionale, mentre nella precedente bull run la maggior parte dei compratori erano piccoli medi investitori o persone semplicemente incuriosite. La situazione economica, la tensione politica negli USA, il virus, il vaccino e la FED che vuole stampare ancora denaro per sostenere l’economia non fanno altro che alimentare in l’interesse in un asset di questo tipo. La bull-run è appena partita, la FOMO sembra alle stelle e Bitcoin sta entrando nel radar di investitori molto importanti. Preparate le cinture.