Inevitabile tornare a parlare di Bitcoin dopo le ultime sedute di forte volatilità, al rialzo e al ribasso. Indubbiamente ancora una volta Elon Musk ci ha messo lo zampino ma poche ore prima anche Ray Dalio aveva dato il suo lasciapassare alla prima moneta digitale per capitalizzazione.
Per il fondatore di Bridgewater un lungo post dal titolo “What I think of bitcoin” ha messo in luce la netta inversione ad U di uno degli investitori istituzionali più stimati di Wall Street. Bitcoin è una gran bella idea ha scritto Dalio e sarà un asset molto interessante come alternativa all’oro per proteggere gli investimenti dalla svalutazione del dollaro.
Il mercato però ancora non si era incendiato per le frasi di Ray Dalio visto che stava continuando a puntare con una certa decisione quel 30.000 dollari che rappresenta un livello tecnico di assoluto rilievo. Poi è arrivato Elon Musk. Il cambio di bio nel profilo Twitter del fondatore di Tesla con l’inserimento del simbolo della valuta virtuale ha scatenato gli speculatori che nel giro di pochi minuti hanno fatto decollare i prezzi di oltre 6.000 dollari.
Ma non solo. Anche una crypto praticamente ignorata dal pubblico sempre per merito di Elon è schizzata in alto. Parliamo di Doge Coin. Con un post sempre su Twitter dell’immagine di copertina di un magazine che fa il verso a Vogue, ovvero «Dogue» per Doge Coin si sono aperte le porte dello squeeze rialzista.
Bitcoin: le prospettive tecniche della criptovaluta
Quindi missione compiuta e nuovi massimi storici in vista per Bitcoin? Stando alla reazione più recente il desiderio sembra esserci. Dopo la fiammata fin sopra 38.000 dollari post Elon tweet (ricordiamo che il massimo storico è quello di 42.000 dollari) molto lentamente il maxi rialzo è stato riassorbito con un ritorno sotto 34.000 dollari prima di una nuova fiammata ieri.
La stessa trendline discendente che delimita la parete superiore della figura correttiva è di nuovo sotto attacco. Vedremo se sarà un break rialzista definitivo. Adesso c’è comunque grande curiosità su come si muoveranno le quotazioni.
Il clima a Wall Street è infuocato a causa della questione GameStop che sta mettendo in seria difficoltà molti speculatori. Bitcoin rappresenta un altro di quegli ideali strumenti che proprio contro Wall Street sembra essere rivolta per la sua decentralizzazione e capacità di sfuggire ai voleri delle Banche centrali.
Inutile negare come la soglia più importante è rappresentata da quella zona di 28.000-29.000 dollari dove i corsi hanno trovato un sostegno a gennaio. Al momento il pericolo sembra scampato, ma teniamo presente questo livello.
Qui infatti la seconda gamba correttiva di questa fase bearish di breve periodo eguaglia la prima così come sempre qui si trova il 38,2% di ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutto il rialzo cominciato a settembre 2000. L’onere della prova spettava ai rialzisti ed a quanto pare gli stessi sono tornati allo scoperto grazie a Elon Musk e Ray Dalio. La strada per i massimi si è riaperta davanti a Bitcoin.