Webuild: contratti per €3,7 miliardi, azioni verso i massimi annuali? | Investire.biz

Webuild: contratti per €3,7 miliardi, azioni verso i massimi annuali?

15 mag 2023 - 09:00

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Il recupero di venerdì scorso riportano il titolo Webuild a contatto con le resistenze di breve. Scopriamo i prossimi target in caso di superamento di questi livelli

I futures del Vecchio Continente anticipano un inizio di giornata in leggero rialzo. Con il focus sempre rivolto alle prossime mosse delle Banche centrali in tema di rialzo dei tassi di interesse e ai colloqui all'interno del Congresso USA per un accordo sul tetto al debito a stelle e strisce, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in area 27.450 punti. Nel breve resta fondamentale il superamento delle prime resistenze poste nei pressi dei 27.500 punti, sopra i quali dovremmo avere allunghi fin verso i 27.750-27.800 punti.

Al ribasso saranno da monitorare i primi supporti sulla soglia dei 27.000 punti, per evitare una ripresa delle vendite con primo obiettivo i minimi delle ultimi ottave posti sui 26.500 punti. Tra i titoli da monitorare a Piazza Affari nelle prossime ore troviamo Webuild, che sul finire dello scorsa settimana si è aggiudicata due nuovi contratti. 

 

Webuild : nuovi contratti ferroviari per 3,7 miliardi di euro

Nella serata di venerdì Webuild, in consorzio con i gruppi Ghella e Pizzarotti, si è aggiudicata due nuovi contratti per un totale di 3,7 miliardi di euro per lo sviluppo della mobilità sostenibile nel sud dell'Italia. Il primo contratto da 2 miliardi di euro è per la realizzazione della nuova linea alta velocità Salerno-Reggio Calabria, per la tratta compresa tra Battipaglia e Romagnano, mentre il secondo da 1,65 miliardi di euro è per la realizzazione del Lotto 3 Lercara-Caltanissetta Xirbi, facente parte della direttrice ferroviaria Palermo-Catania. Ricordiamo che i due contratti, commissionati da RFI, sono inseriti all'interno del PNRR. I lavori saranno eseguiti da due distinti consorzi, entrambi guidati da Webuild, con una quota totale pari al 60%, insieme con Ghella per il 20% e Impresa Pizzarotti per l'altro 20%.

Grazie a questi ultimi contrati, Webuild raggiunge i 13,7 miliardi di euro di nuovi ordini acquisiti e in corso di finalizzazione da inizio anno, inclusi 3,5 miliardi di euro di progetti per cui risulta migliore offerente, prevalentemente in mercati a basso rischio come Italia, Europa, Australia e Stati Uniti. A questo proposito ricordiamo che l'azienda guidata da Salini è attualmente impegnato in alcuni dei maggiori progetti di mobilità sostenibile e alta velocità in esecuzione in Italia come, ad esempio, il Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, l’alta capacità veloce che collegherà Genova a Milano e che include il Tunnel di Valico, che con i suoi 27 km sarà la galleria ferroviaria più lunga d’Italia. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione.

 

Webuild : analisi tecnica e strategie operative

Grazie alla seduta positiva registrata venerdì, Webuild ha recuperato tutte le perdite registrate nella prima parte della scorsa ottava con le quotazioni che hanno chiuso le contrattazioni in area 1,99 euro. Nel breve termine per dare seguito al movimento in atto, i prezzi dovrebbero spingersi oltre la soglia dei 2 euro, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi verso i 2,05 euro e successivamente i 2,13 euro. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe una ripresa del trend ascendente partito dai minimi dello scorso ottobre da area 1,15 euro e i cui prossimi obiettivi sarebbero posti prima in area 2,30 euro e successivamente verso i massimi del 2021 in area 2,45 euro.

Al contrario una discesa dell'azione sotto gli 1,90 euro, che rappresentano i minimi delle ultime ottave, andrebbe ad indebolire il quadro grafico con possibili nuove correzioni che avrebbero un primo obiettivo i top di marzo sui 1,75-1,80 euro. Nel caso in cui questi sostegni non dovessero arrestare la spinta ribassista, l'azione dovrebbe proseguire la flessione in direzione degli 1,70 euro, dove transita la trendline che parte dai minimi dello scorso ottobre. Dal punto di vista operativo l'eventuale rottura di tali livelli proietterebbe le quotazioni verso la media mobile di lungo periodo che passa nei pressi degli 1,60-1,55 euro.

 

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