Cosa fare con Saipem in Borsa? Comprare o vendere il titolo a Piazza Affari? Prima di analizzare il quadro tecnico ricordiamo gli ultimi risultati trimestrali pubblicati dalla società, relativi ai primi tre mesi del 2023. Il gruppo ha chiuso il 1° trimestre con ricavi in crescita del 41,6% a 2,58 miliardi di euro. Il margine operativo lordo adjusted è aumentato da 115 a 191 milioni, mentre il risultato netto è stato in pareggio, contro una precedente perdita di 98 milioni di euro. La marginalità è aumentata del 7,4%.
La società ha acquisito nuovi ordini per circa 2,7 miliardi di euro, di cui oltre il 65% nelle attività in acque profonde di ingegneria e costruzioni e nelle perforazioni. I nuovi ordini sono cresciuti da 2,28 a 2,69 miliardi portando il portafoglio complessivo da 24,37 a 24,51 miliardi (incluse le società non consolidate). La posizione finanziaria netta secondo i principi contabili IFR 16 è variata da un passivo di 264 a uno di 285 milioni di euro e da un attivo di 56 a 45 milioni escludendoli. Alla stessa data Saipem presentava una liquidità per 2,61 miliardi di euro.
Nel periodo il gruppo ha perfezionato le attività di perforazione su terra in Kuwait, mentre quelle nelle Americhe, in Kazakhstan e in Romania saranno trasferite entro il prossimo mese. Gli analisti di Equita SIM hanno di recente confermato una view neutrale sul titolo, con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 1,6 euro. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e come operare sul titolo secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica e strategie operative su Saipem
I corsi del titolo Saipem rimangono all’interno di una struttura di compressione di medio periodo, rappresentata dalla figura triangolare che vede come parte superiore la linea di tendenza che collega i massimi registrati il 1° marzo e il 12 aprile scorsi, mentre come parte inferiore la trendline che conta i minimi segnati a marzo e a inizio maggio.
Segnali di forza in area 1,2325 euro potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long con primo obiettivo di profitto localizzabile in area 1,50 euro. Un target più ambizioso potrebbe invece essere identificato in area 1,60 euro, massimi registrati a inizio marzo 2023.
Al contrario, nel caso di un proseguimento del movimento correttivo in atto da metà aprile, un altra zona alla quale attendere segnali di inversione potrebbe essere a 1,14, minimi di di metà marzo. La rottura di questo livello darebbe ampio spazio di manovra ai venditori, con i prezzi che potrebbero essere trasportati fino alla prossima area di concentrazione di domanda a 0,9770 euro.
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